Nel suo nuovo editoriale, Vincenzo Aversa riflette su cosa i videogiochi hanno saputo aggiungere alla sua esperienza di vita anche al di fuori del semplice piacere di giocarci.

Vincenzo Aversa si interroga su come l’esistenza di alcune produzioni “fuori scala” rischi di falsare la nostra percezione di giochi validissimi ma non in grado di competere.

Oggi Vincenzo Aversa si fa delle domande su dove stiamo andando a finire signora mia con questi giovani d’oggi sempre attaccati ai videogiochi invece di scoprire leggi della fisica e vincere mondiali di calcio.

Ehi, tu. Sì, sì, proprio tu. No no, davvero tu. Sappilo. Oggi, Vincenzo Aversa ce l’ha con te. Perché è colpa tua.

Cittadino! Apri gli occhi: non sono videogiochi, sono lavori! Il capitale ti sta sfruttando senza che tu te ne accorga! Il compagno Vincenzo Aversa ti spiega perché.

Vincenzo Aversa prosegue nella sua ricerca dei motivi per cui il mercato dei videogiochi tripla A sta facendo sempre più fatica ad andare avanti.

Uniamoci a Vincenzo Aversa nel rivendicare il diritto di videogiocare un po’ come cazzo ci pare.