Agosto 1965: Il babbo dei Pokémon
Il 28 agosto del 1965 nasce a Tokyo, nel distretto di Setagaya, Satoshi Tajiri, losco figuro a cui dobbiamo l’esistenza di orde di mostriciattoli, bambini drogati di carte, gente colpita da crisi epilettiche davanti a un cartone animato e Ryan Reynolds che spara stronzate doppiando una patata gialla gigante in un film di qualche anno fa.
Come tanti della sua generazione, da ragazzino Tajiri si innamora di Space Invaders trovando una passione per i videogiochi che diventa subito totalizzante, tra Famicom sventrati per comprenderne il funzionamento e la creazione di una fanzine dedicata alle sale giochi.
La fanzine si intitola Game Freak, che è anche il nome dello studio che Tajiri fonderà nel 1989. Affascinato dalla connettività offerta dal Game Boy, Tajiri inizia a lavorare sul concept che darà poi vita ai Pokémon e dopo circa sei anni di lavoro con Shigeru Miyamoto come mentore (durante i quali comunque Game Freak resta in piedi producendo altre cose), nel 1996 escono Pokémon Rosso e Blu.
Nei tre decenni successivi, usciranno circa centododicimila giochi nati dal quel primo titolo sperimentale e Game Freak devierà molto raramente dal seminato tracciato da Pikachu (per altro tirando fuori perle come Drill Dozer).