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Ottobre 2012: Arriva Dishonored, torna XCOM, Resident Evil la butta in farsa, varie ed eventuali | Old!

Ottobre 2012: Arriva Dishonored, torna XCOM, Resident Evil la butta in farsa, varie ed eventuali | Old!

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Ottanta, Novanta, Zero e Dieci. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

Il 2 ottobre 2012, Capcom lancia Resident Evil 6 ed è subito panico, per un seguito che prova di nuovo a reinventare la serie ma, questa volta, sembra non accontentare nessuno col suo mix di azione, horror, sparatore e pizze in faccia. Io, comunque, nonostante i suoi mille problemi, mi ci diverto e provo pure a difenderlo in podcast. Ma insomma, Capcom cambierà brutalmente direzione con l’episodio successivo.

Una settimana dopo si manifesta Retro City Rampage, omaggio/parodia del filone lanciato da Grand Theft Auto e/o della passione per il retrogaming. Il gioco di Brian Provinciano pesca abbondantemente dai GTA ma ne mescola lo stile a centomila altre cose e tira fuori un frullatone che, all’epoca, fa abbastanza felice Fabio Bortolotti.

Il 12 ottobre 2012 arriva invece sui nostri schermi XCOM: Enemy Unknown, reboot del classico X-COM dei fratelli Gollop curato dalla Firaxis Games di Civilization. Si tratta in tutto e per tutto di una rielaborazione moderna dei concetti originali, con la divisione tra la fase gestionale e quella di combattimento a turni e tutta una serie di novità interessanti. Il gioco riscuote un buon successo di pubblico e critica, rilanciando il filone e generando una nuova serie che andrà a vedere un seguito vero e proprio quattro anni dopo ma anche spin-off e svariate espansioni. Qui la nostra recensione vintage.

Nello stesso giorno si manifesta Dishonored, gioiello di Arkane Studios ad ambientazione steampunkeggiante che si lancia anima e core nel filone degli immersive sim e riuscirà a rilanciarlo per qualche anno. Non mi dilungo perché l’ha già fatto Stefano Calzati l’altro giorno.

Abbiamo poi la parentesi nostalgica, aperta da id Software e Bethesda che ci propongono Doom 3: BFG Edition, una buona versione rimasterizzata dell’FPS horror di otto anni prima qui recensita da Shin.

Poi ci sono Eurocom e Activision che tiran fuori 007 Legends, uno sparatutto bruttarello incentrato sul proporre missioni ispirate a film di tutti e sei gli attori che hanno interpretato il ruolo di James Bond (ma usando sempre le fattezze di Daniel Craig). A conti fatti, verrà ricordato più che altro per essere il quarto e ultimo gioco bondiano pubblicato da Activision e l'epitaffio di una Eurocom chiusa poco dopo. Senza contare che non usciranno altri giochi dedicati al personaggio per un decennio abbondante. Insomma, non benissimo.

E c’abbiamo anche Giana Sisters: Twisted Dreams, rilancio di quelle sorelline che tanto tempo prima vennero bandite perché si erano messe contro l’idraulico sbagliato (e che comunque erano già tornate nel 2009 con Giana Sisters DS). Twisted Dreams recupera Chris Huelsbeck alle musiche ma propone un gioco di piattaforme completamente diverso dai Mario, interamente basato su esplorazione e ricerca di oggetti a ritmo placido.

Torniamo alla contemporaneità con Hotline Miami, il devastante gioco d’azione di Dennaton Games che, dopo la già buona attività di publishing sui Serious Sam, lancia definitivamente nella stratosfera il marchio Devolver Digital. Anche qui non mi dilungo perché l’ha già fatto Davide Moretto.

Il 24 ottobre vede anche spuntare The Unfinished Swan, affascinante titolo d'esordio dello studio Giant Sparrow, che cinque anni dopo farà spellare le mani a tutti con What Remains of Edit Finch. Nel gioco, che tra l'altro può vantare la partecipazione di Terry Gilliam al doppiaggio, si interpreta il ruolo di un ragazzo alle prese con il lutto per la morte della madre e perso in un mondo di pittura. O qualcosa del genere. È bellissimo.

Due giorni dopo fa il suo esordio Forza Horizon, spin-off della serie Forza Motorsport che si allontana dall'ambientazione principale del gioco principale per buttarla sul cazzeggio in giro (fermo restando che comunque le gare ci sono, eh!). Riscuote successo e inaugura sostanzialmente una serie parallela pubblicata in alternanza con l'altra. Qui la recensione d'epoca di aleZ.

Sempre il 26 ottobre arriva Medal of Honor: Warfighter, seguito del reboot di due anni prima. È brutto e ammazza la serie.

Il mese si conclude con l'uscita di Assassin's Creed III, che chiude il capitolo "italiano" della serie spostandosi nell'America del diciottesimo secolo, con un protagonista nativo americano. Si segnala anche l'introduzione delle fasi navali, una novità molto apprezzata e che tornerà nell'episodio successivo, ad ambientazione piratesca. A Salvaneschi non dispiace.

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