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My bride is a mermaid è come Peacemaker

My bride is a mermaid è come Peacemaker

Esiste un modo facilissimo per descrivere My bride is a mermaid, titolo internazionale di Seto no Hanayome (La sposa di Seto, dove Seto è una provincia del Giappone) ed è: “Sfacciato clone di Urusei yatsura, altrimenti noto come Lamù”.

Air guitar e tentativi di omicidio… come si può sbagliare?

Sembra una cosa facile, ma ancora negli anni ‘10 (in realtà: “Ancora per sempre”) - quando escono il Manga e, poco dopo, l’anime di cui vado a raccontarvi - “faccio uno sfacciato clone di Urusei Yatsura” in Giappone si scrive con gli stessi ideogrammi di “Guardatemi mentre salgo sul ring con Mike Tyson e gli rompo il coolo”.

Giuro, potete andare a controllare.

Che fine potrà mai fare?

Si rischia di fare la fine di Peacemaker - “Faccio tutto quello che fai tu, ma meglio” - in The Suicide Squad.

La cosa buona è che Seto no Hanayome si impegna davvero tantissimo ad essere il miglior sfacciato clone possibile di Urusei Yatsura, e quindi vogliamo capire se basta l’impegno.

Innanzitutto da bravo clone, con la massima umiltà prende OGNI singolo topos, archetipo e stereotipo che fa funzionare l’originale e lo copia. Abbiamo la coppia composta da lui, Nagasumi Michishio, normale studente giapponese tendente al mediocre e redento nei suoi enormi difetti caratteriali (principale tra tutti, una notevole pusillanimità) solo da una grande capacità empatica e da una inspiegabile resistenza a danni fisici letali; e lei Sun Seto, giovane donna angelicata, perfetta in ogni sua parte caratteriale e - uh - fisica, se si eccettua la TOTALE MANCANZA DI BUON SENSO (e, se vogliamo, molto più vestita di Lamù… si vede che non sono più i gloriosi ‘80 del secolo scorso).

Abbiamo le due coppie di genitori: di alta levatura e conseguentemente alieni alla “normalità piccolo borghese giapponese” quelli di Sun, in cui lui è un orco propenso alle soluzioni violente e lei è una dignitosa madre di tanta figlia che le soluzioni violente le esercita con frequenza e senza ripensamenti sul poco riflessivo marito; piccoloborghesi fino ad espungere ogni anelito di dignità a fronte di vantaggi economici e/o sociali i genitori di Nagasumi.

Abbiamo l’amica d’infanzia di Nagasumi: minuta, segretamente cotta persa del nostro improbabile eroe, imbattibile nel confronto fisico: Mawari Zenigata.

Abbiamo l’amica d’infanzia di Sun: minuta, figlia di una famiglia in rapporti di cordiale belligeranza con la famiglia Seto, segretamente - solo per Sun, tutti gli altri hanno gli occhi che funzionano - gelosa di invidia omicida di quest’ultima che vede come la rivale la cui sola esistenza è ostacolo alla sua realizzazione: Lunar Edomae.

Abbiamo l’impossibilmente ricco beota che si invaghisce al primo sguardo di Sun ma che oltre ad essere un completo e ingiustificabile beota ha anche un trauma psicologico che vanifica ogni vantaggio ottenuto con il Superpotere del Denaro (semicit.): Kai Mikawa.

Abbiamo una pletora di comparse, ciascuno con la sua anormale normalità che diventa caratterizzazione e running gag.

E le ovvie citazioni fuori contesto

Fatta la ricopiarella senza neanche azzardarsi a sbavare, ecco che Seto no Hanayome comincia a colorare il foglio ed aggiungere dettagli, ed è qui che ci mette tanto del suo, arrivando a far dire: “Il ragazzo è intelligente E si impegna”.

La prima variante di colore è che la famiglia Seto non è una famiglia aliena, ma terrestre. Per la precisione è una famiglia di terrestrissime (anzi, “oceanissime”) sirene.

Per essere precisi fino al puntiglio: è una famiglia yakuza di sirene, il Clan Seto (Setogumi).

Da qui sviluppa tutto il colore e tutti i dettagli di questa commedia romantica demenziale.

Il Codice d’Onore del Clan Seto ha infatti la regola: “Una sirena che faccia scoprire la sua natura agli esterni dovrà perire trasformata in schiuma di mare”, seriosamente i Seto spiegano che si tratta di una “regola che si narra fin dall’antichità”… o almeno fin dall’esistenza de La sirenetta.

Sun, da parte sua, dietro un carattere (ed un fisico) di estrema dolcezza e remissività, cela l’orgoglio di una figlia di una “Associazione di Cavalleria” e la sua frase chiave è “Si scrive sirena (ningyo) ma si pronuncia cavalleria (ninkyoo)”, quindi per lei tre cose rappresentano l’abisso del disonore: andare contro il Codice, non salvare chi è in pericolo di fronte ai suoi occhi, accettare che per la sua salvezza colui che ha salvato possa perdere la vita.

Inizia così

Già, perché nel frattempo ho dimenticato di dire come esordisce Seto no Hanayome: durante una vacanza al mare di Setouchi, Nagasumi rischia di annegare a causa di un crampo e viene salvato da Sun in forma di sirena. Per il Codice la questione è semplice: Sun deve essere “restituita alle acque”. Per Gozaburo Seto, l’iperprotettivo padre di Sun, la questione è semplicissima: NAGASUMI deve essere “restituito alle acque” (con una bella pietra al collo, lui ed i suoi famigliari). Per Sun, conformarsi al volere di suo padre è semplicemente un’onta. Per Ren Seto, la saggia madre di Sun, appena finito di ridurre in fin di vita il marito, la questione è semplicissimissima: se Sun e Nagasumi si sposano, Sun non si sarà rivelata ad un “esterno”.
Semplice.

E poi più o meno succede questo

Semplice come una commedia romantica demenziale giapponese: con i caratteristi del Clan Seto che sono ovviamente sottoposti di tanti dirigenti: la minuscola assassina paguro Maki che usa un gatling ad acqua nascosto nella conchiglia per eliminare “l’insetto” che attenta alla virtù della sua adorata Padrona Sun, a cui mostra ovviamente il volto dell’innocenza. Shark Fujishiro ed il trio Maguro, Burio e Ajitaro, i “muscoli senza cervello” del clan, capaci di causare distruzione insensata senza praticamente mai riuscire a torcere un capello a Nagasumi. E poi Masa-san: colui che con il suo solo apparire trasforma la commedia romantica demenziale giapponese immediatamente in una narrazione “neoromantica nipponica” come l’abbiamo conosciuta dai videogiochi della serie Yakuza (pardon: Ryu ga Gotoku), emblema di dedizione, sobrietà, spirito di sacrificio e virilità, e, incidentalmente, colui che ha preso il primo bacio di Nagasumi (si trattava in realtà di respirazione bocca a bocca… ma il giovane protagonista ha le idee confuse).

Masa-san <3

Semplice come una commedia romantica demenziale scolastica giapponese in cui il pedale della demenzialità non stacca praticamente mai: dall’amico pervertito di Nagasumi, Hideyoshi Sarutobi (Saru=scimmia in giapponese, ma è solo il più appariscente dei giochi di parole legati a questo personaggio), capace di trasformare ogni quadretto in una scena hentai con la forza della sua immaginazione; al padre di Lunar con le fattezze, e il senso pratico, di Terminator; al fatto che TUTTI i personaggi descritti fino a qui, genitori di Nagasumi esclusi, frequentano la scuola frequentata dai due protagonisti come allievi o docenti SENZA considerazione per quisquilie quali l’età o documenti palesemente falsi.

Normali padri giapponesi

Insomma, Seto no Hanayome si impegna davvero TANTISSIMO per essere il miglior clone possibile di Urusei Yatsura.

Fa la fine di Peacemaker in The Suicide Squad?

Sì, ma esattamente come lui, diverte.

Nota: My bride is a Mermaid, mentre scrivo, è in streaming su Crunchyroll ma, per motivi a me non chiari, in lingua originale senza sottotitoli italiani nè inglesi. Essendo una commedia demenziale situazionale, potrebbe farvi ridere lo stesso anche se non capite le battute, ma se siete ferrati in qualche altra lingua europea, ad esempio il francese, ovviamente è meglio.

Questo articolo fa parte della Cover Story dedicata alle spiagge, che potete trovare riassunta a questo indirizzo qui.

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