Settembre 1965: Yuji Naka, il programmatore di Sega
Il 17 settembre del 1965 nasce Yuji Naka, genietto autodidatta della programmazione di videogiochi che nel 1983 trova un’assunzione in Sega e diventa una colonna dell’editore giapponese per un paio di decenni. Fomentato dall’ambizione e dal desiderio di fare cose che Nintendo si sogna, Naka spreme all’inverosimile l’hardware del Sega Master System, infilandoci roba tipo le conversioni impossibili di Space Harrier e Out Run o i dungeon tridimensionali di Phantasy Star.
Affronta poi con lo stesso spirito gli anni di lavoro su Mega Drive, una console che adora, e sarà uomo chiave nella creazione di uno fra i più grossi successi nella storia di Sega, vale a dire Sonic the Hedgehog. I suoi miracoli di programmazione sono infatti fondamentali per ottenere la velocità fulminante di quel gioco ma nonostante quel successo Naka deciderà di abbandonare Sega perché insoddisfatto del trattamento ricevuto.
Verrà ritirato dentro da Mark Cerny, che lo attira in California per lavorare nel suo nuovo studio Sega Technical Institute, dove Naka si occuperà dei vari giochi per Mega Drive con protagonista il porcospino blu. Le difficoltà di comunicazione e le differenze di mentalità fra staff giapponese e staff americano spingeranno però Naka a tornare in patria e fondare il Sonic Team, con il quale svilupperà Nights into Dreams. Non riuscirà però a portare a compimento il progetto di avere un vero e proprio gioco di Sonic in 3D su Saturn.
Nella generazione successiva, il Sonic Team guidato da Naka godrà forse dell’ultimo periodo di gloria, con la pubblicazione di giochi come Sonic Adventure, Phantasy Star Online e Chu Chu Rocket. Dopo la chiusura della divisione hardware e qualche anno di sviluppo multipiattaforma, Naka deciderà di mettersi in proprio e fondare il suo studio Prope, da cui usciranno piccoli giochi interessanti e sperimentali come Ivy the Kiwi e Let’s Tap.
Ma sarà già fase calante, con poi la brutta esperienza di Balan Wonderworld e i problemi legali per accuse di insider trading. Sigh.
