Luglio 2015: Arriva Rocket League
Il 7 luglio 2015, Psyonix lancia Rocket League e si mangia il mese (l’anno?) con il nuovo fenomeno multiplayer indie, una sorta di calcio a otto al volante che conquisterà tutto e tutti, vendendo milioni di copie e raggiungendo decine di milioni di giocatori su un po’ tutte le piattaforme. Quattro anni dopo, lo studio verrà acquisito da Epic e ci ritroveremo con una sorta di seguito, Rocket Racing, all’interno di Fortnite. O qualcosa del genere, non lo so, sono troppo vecchio per parlare di Fortnite.
Il 25 luglio esce invece Prune, che è forse l’esatto opposto di Rocket League, un gioco mobile incentrato sul far crescere un albero evitando semplici ostacoli all’insegna di un gheimplei semplice e accogliente. Semplice, bellissimo, di grande fascino e atmosfera, non il gioco che ti aspetteresti da un veterano con un passato su Call of Duty e Wolfenstein. O forse sì.
Tre giorni dopo, Activision lancia quello che a oggi rimane il suo unico tentativo di rimettere in pista i marchi classici Sierra con King’s Quest, un’avventura a episodi che ripercorre la saga di Roberta Williams giocando con la sua storia in un’ottica nuova. Sviluppato da The Odd Gentleman, è (dopo Geometry Wars 3) il secondo gioco pubblicato sotto l’etichetta Sierra Entertainment, rilanciata per cavalcare l’onda delle piccole produzioni. Sarà anche l’ultimo.
