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Luglio 1992: Sono troppo vecchio per questi delfini | Old!

Luglio 1992: Sono troppo vecchio per questi delfini | Old!

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Ottanta, Novanta, Zero e Dieci. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

A luglio del 1992, per cavalcare l’onda dell’uscita nelle sale di Arma letale 3, Ocean pubblica il suo Lethal Weapon, ennesimo gioco su licenza cinematografica del publisher britannico che si manifesta su Amiga, SNES, Game Boy, Atari ST, Commodore 64, PC e perfino in sala giochi. Pur non raggiungendo chissà quali vette, è un platform game d’azione dignitoso, complessivamente più riuscito dei soliti multievento basati su film.

Il 22 luglio ci raggiunge in Europa Adventure Island II per NES. Il gioco pubblicato da Hudson Soft fa da seguito all’Adventure Island originale, che era a sua volta una conversione del primo Wonder Boy. Mentre però la serie Sega devia verso la direzione “avventurosa” dei Monster World, Adventure Island conserva l’impostazione originale e procede per la sua strada, sempre verso destra.

Il mese si chiude su Ecco the Dolphin, nuova esclusiva di Sega per Mega Drive. In realtà le informazioni sono contrastanti, c’è chi parla di dicembre e chi addirittura di 1993, ma io voglio prendere per buona la data del 21 luglio 1992, perché mi sembra giusto parlarne in estate. Ideato da Ed Annunziata, designer in forze a Novotrade Entertainment, Ecco the Dolphin pone al controllo del delfino che dà nome al gioco, impegnato a viaggiare nel tempo per combattere degli invasori alieni. Si sguazza fra le acque oceaniche prendendo a testate i nemici, ci si esibisce in balzi acrobatici, si canta per comunicare con altre specie marine e si utilizza l'ecolocalizzazione per tracciare le mappe delle zone esplorate. Ecco the Dolphin viene accolto con amore da critica e pubblico e si meriterà un seguito, due spin-off per bambini e un reboot non particolarmente di successo su Dreamcast e PlayStation 2. Qui un Racconto dall’ospizio del Bellotta.

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