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Blippo +, la televisione che non c'era

Blippo +, la televisione che non c'era

Ho chiuso il mio primo articolo, quello su Playdate, con la promessa che avremmo riparlato della consolina gialla e della sua stagione 2. Non era una promessa da marinaio; eppure, non credevo di tornare sull’argomento così presto. Ma poi siamo entrati in contatto con il pianeta Blip e nulla è stato più lo stesso…

Nella prima settimana della stagione 2, ci si attendeva di scaricare due giochi, ma alla fine del download i pacchetti da aprire si sono rivelati essere tre. Uno di essi è stato davvero sbalorditivo e inatteso, decisamente dirompente rispetto ad ogni altro titolo visto su Playdate fino a quel momento. Impresa epica, per una console che ha abituato alla sorpresa facendone la sua cifra distintiva. Preceduti da scariche statiche e una sintonizzazione malferma, i primi segnali captati dall’etere si sono manifestati sullo schermo in bianco e nero di Playdate, assolutamente imprevistii.

“Il progetto è nato più di dieci anni fa, quando in Panic stavano ancora realizzando prototipi dell'hardware. Hanno contatto YACHT a un festival musicale, chiedendoci se fossimo interessati a realizzare una sorta di gioco per Playdate” racconta Claire L. Evans, scrittrice e co-produttrice del progetto. YACHT, composta da Jona Bechtolt, Rob Kieswetter ed Evans stessa è mille cose (hanno realizzato applicazioni, profumi, occhiali, videoinstallazioni e sono stati nominati ai Webby e ai Grammy awards) ma prima di tutto è una band musicale pop con all’attivo 9 album e non è al suo primo flirt con i VG avendo contribuito, tra le altre, alle musiche di The Sims 3 e GTA V. “È stato solo nel 2020 che abbiamo avuto un'idea degna di questa piattaforma unica”, prosegue Evans, “abbiamo contattato una collaboratrice di lunga data, la videoartista JJ Stratford, con l'idea di creare una sorta di TV. La squadra di produzione principale si è allargata fino a includere un produttore esecutivo (Mike Merrill) e uno scenografo (Roni Levi) e, con noi cinque, il progetto ha iniziato a prendere davvero forma. Abbiamo sempre immaginato Blippo+ come una "raccolta" di programmi televisivi provenienti da un altro mondo e, una volta iniziato a elaborare idee per i programmi, non siamo più riusciti a fermarci. Abbiamo girato per un anno con oltre 100 attori, sviluppando contemporaneamente la versione per Playdate con Dustin Mierau, e poi abbiamo trascorso altri due anni in post-produzione”.

Foto di gruppo per YACHT: a sinistra Kieswetter, a destra Evans e in basso Bechtolt.

Blippo+ è, in tutto e per tutto, una tv aliena, con la sua programmazione, le sue star, una terminologia propria. È una finestra su un altro mondo, uno incastrato tra gli anni ’70 e i ’90. Sterilmente la si potrebbe definire come una televisione alternativa, non le si farebbe tuttavia un buon servizio. Basta “sintonizzarsi” su di essa per capirne il perché. Traendo spunto da mille cose tra cui Max Headroom, Videodrome e Ai confini della realtà, Blippo + ha quel feeling artigianale e “finto” dei giochi in FMV degli anni ‘90. Se i riferimenti forniti sono prevalentemente inquietanti, in realtà l’immaginario dell’opera di YACHT è ironico, assurdo, parodistico. È Cinico TV, è la serie di pubblicità di Journey to the Savage Planet, il tutto condensato in pillole da un minuto.

“L'intero progetto è una lettera d'amore alla televisione, alla fantascienza, ai film di serie B e alla videoarte. È pieno di riferimenti. Metà del divertimento nel guardare Blippo+, se si è appassionati alla storia della televisione, sta proprio nel trovarli tutti” specifica Evans. Purtroppo, molti riferimenti per noi italiani vanno persi, ma le sensazioni sono assolutamente famigliari per chiunque abbia vissuto quel periodo.

Se camminare in Minecraft fosse un programma televisivo sarebbe Bushwalker, probabilmente l’apice dell’assurdità di Blippo+.

Non c'è alcuna componente interattiva, in realtà. Essenzialmente, Blippo+ è un'app di streaming di contenuti dal pianeta Blip. Ogni settimana gli 11 canali vengono aggiornati, fornendo maggiori dettagli sulla trama generale. Fra trasmissioni culinarie, video musicali, sitcom, telegiornali, talk show, previsioni del tempo e altro ancora si iniziano a mettere insieme i pezzi del puzzle. Ancora Evans: “Per quanto massimalista sia il mondo di Planet Blip, Blippo+ è tutto basato sui vincoli. Tutti i programmi durano esattamente un minuto, non un secondo di più. Abbiamo scoperto che si può fare davvero tanto in un minuto e la cosa entusiasmante è come la storia generale si svolga trasversalmente, piuttosto che in ogni singolo programma. Ogni clip è un tassello di una narrazione più ampia”..

Il dipanarsi della storia è una ricerca di indizi fra mille stranezze. Catapultati in un mondo simile ma diverso dal nostro, si vive lo scarto iniziale con felice disorientamento. Di settimana in settimana, le contaminazioni tra canali sono più evidenti, allestendo un mondo organico e interrelato. Senza rivelare troppo, è un mondo che reagisce e riconosce il contatto con una specie aliena (cioè noi). La seconda settimana, per esempio, è comparso un canale dedicato agli umani per illustrare meglio la vita sul pianeta Blip, compreso un programma per familiarizzare col glossario blippiano.

La sensazione iniziale, l’impatto nel lanciare l’app e trovarsi di fronte a… “qualcosa” è decisamente straniante. La grafica a 1 bit in dithering di Playdate dona al tutto un’atmosfera da installazione artistica circa anni ’70, quelle che spesso ti trovi a fissare cercandone un senso, prive di movimenti di camera che non siano brusche zoomate e con effetti “speciali” psichedelici. Il motivo è da ricercare anche negli strumenti utilizzati “Tutto è stato girato utilizzando apparecchiature televisive analogiche presso i Telefantasy Studios di Glendale, in California. La nostra regista, JJ Stratford, è una videoartista che lavora esclusivamente con strumenti recuperati e restaurati durante il passaggio al digitale nei primi anni 2000” spiega Evans.

Sarcasticamente il programma dei teenager si chiama Boredom. Ma il vero genio sono i trailer della serie tarantiniana The Fighting Trillions.

Addentrarsi troppo nella descrizione dello sviluppo di quanto accade nelle varie settimane di programmazione significherebbe depauperare l’impatto che una tale esperienza può avere. Essere stato lì dal primo giorno e assistere alle reazioni della comunità su Reddit è stato entusiasmante. E se pensate che non sia per voi perché non acquisterete mai una Playdate, Blippo+ è in procinto di atterrare anche su Switch e Steam in autunno, con due importanti differenze: il colore e la possibilità di saltare da una settimana di programmazione all’altra. Come questo impatterà sull’esperienza è tutto da verificare. Proprio perché l’attesa, come si scriveva in un precedente articolo, è una delle peculiarità della console Panic e dei suoi contenuti, e ciò non mai è stato così evidente come con Blippo+.

Se non è anni ‘70 questo…

Rileggendomi, convengo che questo scritto assomigli molto ad una press release. Il fatto è che sono sempre stato attratto dalle esperienze capaci di sorprendere e l’originalità di Blippo+ ha pochi eguali. Vi lascio dunque con le parole di un utente di Reddit che in due righe è stato capace di definire l’esperienza meglio di quanto possa aver fatto io in circa 1000 parole.

“Non mi sono mai fatto di acidi, ma non deve essere molto diverso. Sono così confuso ma non riesco a smettere di fissarla. Cos’è questa follia?!?! E perché la adoro?
— Trustamonkbird, utente Reddit

Si ringrazia Claire L. Evans per la disponibilità.

Sotto la superficie di Everdeep Aurora

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