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Williams Road Racer: il miglior simulatore di guida del 1962

Williams Road Racer: il miglior simulatore di guida del 1962

Williams Road Racer (1962) è indubbiamente purissima esaltazione del racing gaming di antica generazione. Non è un'infrastruttura di autentica pornografia automobilistica del tecnoludico – qui c'è solo un'auto da condurre e un solo circuito (meglio: strada) - ma appaga ogni possibile senso coinvolto nella guida virtuale. Si fa presto ad alleviare il malcontento relativo alla povertà di contenuti del vecchissimo racing game di Williams Electronic Manufactoring Corp. Road Racer è una versione superleggera dei prossimi Forza Motorsport, Gran Turismo o finanche Assetto Corsa. Rinuncia a gran parte dei contenuti (come ad esempio il Nürburgring Nordschleife), per essere oggi, hic et nunc, l'ideale piattaforma di godimento a quattro ruote di un domani. Un dispositivo che metterà alla prova, con tanto di tachimetro della propria bravura, tutta l'abilità al volante, la correttezza nella guida e la comprensione delle corrette traiettorie da percorrere. Infilate una monetina da un quarto di dollaro nella fessura (quella che preferite, la prima che trovate) e avventuratevi in questa mirabolante recensione. Nel frattempo, eccovi un video esemplificativo del suo gameplay:

Scendendo più sul tecnico, Road Racer ha un rullo rotante (eh!) con una strada texana (o forse è Nevada? Insomma, ci siamo capiti… ) pregevolmente dipinta, con tanto di elementi di contorno quali cactus, sterpaglia e concrezioni rocciose sullo sfondo. In lontananza, s'intravede persino una porzione di strada irraggiungibile (mirabile miraggio del gameplay!), una curva a destra che invero non potrete mai affrontare. Almeno, non nel 1962. La carreggiata da percorrere, esattamente come nella realtà, è delimitata da una striscia di mezzeria. Il sorpasso è possibile, ma pressoché vano: non s'incontrano altri veicoli e lo scopo è quello di mantenersi sempre a destra, guidando quanto più possibile sui sensori metallici che attivano una campanella e alimentano il cosiddetto "Reaction Indicator", ovvero il sensore che ci comunica quanto siamo fregni al volante, su una scala da merda a cento.

Anelante! Anelante!
Anelante! Anelante!

Il sistema di controllo abbisogna di un certo apprendistato, ma una volta prese le debite misure con il volante (di dimensioni generose, praticamente reali), Road Racer saprà restituire grande godimento. Purtroppo, manca qualsiasi tipologia di force feedback, così come la leva del cambio e finanche il pedale dell'acceleratore del rullo (è tutto automatico), ma bisogna ammettere che il sistema di guida "casual-sim" congegnato da Williams Electronic Manufactoring Corp. funziona perfettamente ed è alla portata di tutti.

Splendido fregio.
Splendido fregio.

L'automobile (una berlina nazionalpopolare) è ancorata a una barretta di metallo che scende dall'alto, a sua volta ancorata al volante. Talvolta bisogna lottare contro dosi massicce di sottosterzo e sovrasterzo (contemporanei!), talaltra l'auto si storce e allora conviene continuare a guidare sopra i problemi ed eventuali assetti approssimativi. In buona sostanza, il gusto che deriva dal pilotare Road Racer non s'annichilisce affatto per l'approssimazione dell'atto: è solo tutto debitamente diverso, ma pur sempre ludicamente assai valido. La fisica del gioco rinuncia deliberatamente a traction control, ABS (ve l'ho detto che non c'è neppure il freno?) e TCS, mentre il sistema dinamico è perfettamente calibrato al gameplay e la sensazione di velocità è soddisfacente (ma non galvanizzante).

Manca il multiplayer, o almeno il multiplayer che siamo abituati a chiamare tale. Il comparto multigiocatore, in Road Racer, si esaurisce con tre o quattro amici appoggiati al cabinato che ti incitano, ti spronano, ti distraggono, s'improvvisano copiloti e, alla fine, TI DICONO CHE SEI UNA MERDA.

In tutto il suo arcaico splendore!
In tutto il suo arcaico splendore!

Road Racer non è solo bellissimo (nonché rarissimo), ma fila liscio come l'olio e incanta grazie al suo modello di guida essenziale, è qualcosa di più di una semplice dimostrazione tecnica allo stato dell'arte delle potenzialità di un quarto di dollaro. È la destinazione di ogni appassionato di automobili. Potrebbero mancargli alcune delle caratteristiche più affascinanti, come le corse notturne e la pioggia… ma domare una berlinetta rossa in alcune tra le più leggendarie curve del deserto, sempre al limite dell'aderenza, non è mai stato così affascinante. Road Racer è la massima espressione dell'automobilismo tecnoludico del 1962. Compratene "una copia" su eBay per soli 4500 dollari (se vi va di culo).

frechete

Ho giocato con sommo gusto e grande soddisfazione a Road Racer presso il Musée Mécanique - San Francisco's Antique Penny Arcade, in zona Fisherman's Wharf, tappa obbligatoria di ogni GDC di Outcast. Ho cambiato circa due dollari in monetine da un quarto, ma la valutazione migliore che sono riuscito ad ottenere è stata "Fair Driver". Frechete.

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