Outcazzari

Old! #48 – Gennaio 2004

Old! #48 – Gennaio 2004

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

Il 4 gennaio 2004, Britney Spears si sbronza a Las Vegas e decide di sposare il suo amichetto del cuore Jason Allen in una cappella a caso, alle cinque e mezza del mattino. Son quelle cose che si fanno quando si è giovani, scatenati e squilibrati. Purtroppo o per fortuna, nel pomeriggio del giorno dopo riescono già a organizzare un annullamento del matrimonio. Ah, i bei tempi in cui Britney stava sbroccando!

Il giorno dopo, esce nei negozi Sonic Battle, un bizzarro gioco di pizze in faccia per Game Boy Advance, che si propone sostanzialmente come la versione Sega di Super Smash Bros. In 3D isometrico. Su console portatile. Wut? Beh, a voler ben vedere, si potrebbe anche ricordare che Sega è quella di Power Stone e probabilmente l'ispirazione viene anche da lì. Comunque, il gioco viene accolto in maniera non del tutto convinta: da un lato se ne criticano i set limitati di mosse, dall'altro se ne loda la profondità delle interazioni con le arene. Il che sembrerebbe confermarlo come seguito spirituale di Power Stone, più che come fotocopia del simulatore di risse Nintendo. Trivia: Sonic Battle è il primo gioco del porcospino in cui si sentono le parolacce, ma solo nella versione giapponese.

http://youtu.be/hEU2-a_M4YQ

A proposito di spin-off, il 13 gennaio 2004 tocca a Fallout: Brotherhood of Steel, gioco d'azione per Xbox e PlayStation 2 che prova ad applicare alla serie di GdR postatomici il modello di successo (e il motore grafico) già visto in Baldur's Gate: Dark Alliance. Si tratta quindi di un gioco che nega nella maniera più assoluta ogni singola componente di Fallout, dato che punta tutto sulla linearità e sull'azione frenetica. L'idea, ovviamente, è dalle parti del sacrilegio, ma sulla carta l'operazione potrebbe anche funzionare: in fondo, c'è sempre fame di giochi d'azione e il grinding a un sacco di gente piace tanto.

Purtroppo o per fortuna, il gioco si rivelerà un insuccesso, il già previsto seguito non verrà messo in produzione e non vedremo un nuovo Fallout fino al 2008, anno d'uscita del primo episodio targato Bethesda. Trivia: a me il grinding fa vomitare sangue.

http://youtu.be/ZXwxdMmmvAo

Il 13 gennaio 2004 esce anche .hack//Quarantine ma, pur con tutta la buona volontà di questo mondo, non saprei bene cosa scriverne, al di là del fatto che si trattava del quarto episodio in un progetto molto ambizioso, che provava a fondere diversi medium per... mmm.... per fare un sacco di soldi, direi. In realtà, lo sviluppatore CyberConnect2 farà in seguito molti più soldi dedicandosi ai giochi basati su Naruto. Più interessante, il 20 gennaio, l'uscita di Maximo Vs. Army of Zin, secondo episodio di una nuova serie lanciata da Capcom su PlayStation 2 e pensata come erede spirituale per il nuovo millennio di Ghosts 'n Goblins. Anzi, tecnicamente, era uno spin-off pure questo. Solo spin-off, oggi!

Maximo era sostanzialmente un bel mix di azione e piattaforme, il cui protagonista indossava armatura e mutandoni a cuoricini e il cui livello di difficoltà si assestava in zona Bastardo, come del resto è lecito attendersi in un gioco ambientato in quell'universo lì. Purtroppo, questo secondo episodio non deve aver esattamente fatto sfracelli in termini di vendite, dato che è stato anche l'ultimo, con tanto di terza uscita inizialmente messa in produzione ma poi abortita. Capita.

http://youtu.be/jg_NsfaGErI

Trivia: il 20 gennaio 2004, Wired assegna il Lifetime Achievement, nel contesto dei Vaporware Awards, a Duke Nukem Forever. Del resto, era stato annunciato nel 1997 e sarebbe poi stato pubblicato solo nel 2011. Venendo fuori bellissimo, fra l'altro. Not.

http://youtu.be/1OHCGvnxMF4

Proposte indecenti, ma non quelle là, via PSN

Boardcast #68 - Il deck-building di Trains