Maggio 1965: Keiji Inafune, l’uomo di Mega Man
L’8 maggio 1965 nasce a Kishiwada, nella prefettura di Osaka, Keiji Inafune, colui che per tanti anni verrà identificato come il padre di Mega Man. Ma lui stesso ci tiene a precisare che in realtà, al momento della sua assunzione in Capcom, il Blue Bomber era già stato ideato Akira Kitamura e Inafune ha solo contribuito al look definitivo di un personaggio del quale può al massimo essere considerato co-creatore.
Ingaggiato come grafico e illustratore dopo aver concluso gli studi all’università di Osaka, il ventiduenne Inafune avvia la sua carriera lavorando sui primi episodi di Mega Man e Street Fighter, per poi iniziare pian piano a contribuire anche sul fronte del design. Nel 1996, il veteranissimo Tokuro Fujiwara lascia Capcom e Inafune viene quindi promosso a produttore. Da lì, si farà sempre più strada in Capcom, occupando ruoli di primo piano nel portare avanti la serie di Mega Man ma anche nella creazione e nel successo di IP come Onimusha, Lost Planet e Dead Rising, oltre che diventando uno fra i portavoce principali dell’azienda nella promozione di vari giochi.
Nel 2010 Inafune abbandona Capcom e inizia la sua lunga serie di dichiarazioni negative sullo stato del settore in Giappone, che lo porteranno addirittura a tenere un paio di interventi alla GDC dedicati a parlar male di come si fanno i giochi dalle sue parti. Purtroppo, la carriera di Inafune nel post Capcom gli regalerà poche gioie, fra progetti abbandonati e altri giunti a compimento in maniera deludente. Il più doloroso per i fan, forse, rimane Mighty No. 9, omaggio a Mega Man nato tramite raccolta fondi su Kickstarter e uscito… come dire… non benissimo.
Nel 2017, il suo studio Comcept viene acquisito da Level-5 e sette anni dopo Inafune se ne va per andare a lavorare in Rocket Studio. Ma insomma, ormai ha una certa età e i tempi d’oro sembrano essere finiti.