Giugno 1965: Dino Dini, l’uomo del calcio
Il 5 giugno del 1965 nasce a Bristol, in Inghilterra, Dino Dini, uomo destinato a diventare per tanti anni simbolo delle simulazioni calcistiche videoludiche. Dini, di famiglia italiana ma inglese in tutto e per tutto, si innamora dei videogiochi come tanti della sua generazione, quando scopre i successi arcade degli anni Settanta. Sul finire di quel decennio si interessa allo sviluppo e inizia a creare i suoi primi giochi, infilandosi nell’usanza dell’epoca di sviluppare i propri cloni personali di titoli di successo, da Breakout ad Asteroids.
La vera svolta di carriera arriva quando, impiegato presso lo studio Anco, viene messo a lavorare su un gioco di calcio, sport del quale non è per altro particolarmente appassionato. Dini tira fuori Kick Off per Amiga e Atari ST, una simulazione con visuale dall’alto in cui il pallone è “fisicamente” slegato dal giocatore che lo controlla e bisogna quindi imparare a dominarne il movimento. Per quanto questo approccio non sia completamente inedito, Kick Off è un gioco abbastanza rivoluzionario, il cui gheimplei richiede grande abilità e padronanza per essere sfruttato a dovere e che può comunque vantare un’ampia serie di opzioni e funzionalità di contorno.
Ne nasce una serie, che vedrà Dini lavorare prima sullo splendido Player Manager, una sorta di Kick Off incentrato sulla gestione manageriale della squadra, che però conserva il motore di gioco e permette quindi anche di scendere in campo, ma controllando un solo giocatore. L’esperienza calcistica di Dini in Anco si concluderà con Kick Off 2, che amplia la rosa di opzioni, affina il realismo e permette fra l’altro di importare il salvataggio di Player Manager.
Nel 1992, Dini va a lavorare in Virgin Interactive, dove crea Dino Dini’s Goal, sostanzialmente il vero Kick Off 3, in contrapposizione a quello sviluppato da altri per Anco. Goal migliora l’intelligenza artificiale, aggiunge numerose trovate di gheimplei e introduce un sistema di telecamere dinamiche. È il capolavoro di Dino Dini? O forse lo è Kick Off 2? Vai a sapere. Di sicuro è l’ultimo momento di vera gloria senza se e senza ma nella sua carriera.
Nel 1996 Dini si trasferisce in America e lavora sul poco riuscito Three Lions, giunto da noi con il titolo Bomba:98 All Champions Challenge, per poi occuparsi di giochi non calcistici e lavorare presso varie aziende, da Take Two Interactive a 3DO e THQ. Nel 2001 torna in Inghilterra e si mette al lavoro su Total Control Football, che però non vedrà mai la luce.
Negli anni venire si darà all’insegnamento e alle consulenze, oltre a tentare un paio di ritorni al passato: prima con un remake di Player Manager purtroppo mai uscito, poi con un Kick Off Revival purtroppo uscito. Ma insomma, il suo nome nella storia del settore, o quantomeno dei videogiochi sportivi, l’ha sicuramente scolpito.