Giugno 2015: Il lunedì dell’odio
Il primo di giugno del 2015 è segnato tragicamente dall’uscita di Hatred, uno sparatutto con visuale isometrica incentrato sulle azioni di un omicida di massa, pensato dal suo creatore come una reazione alla correttezza politica, ai colori, alla gentilezza e ai videogiochi come arte. Insomma, un imbecille.
Nello stesso giorno vede la luce Massive Chalice, gioco di strategia targato Double Fine Productions e nato tramite una raccolta di fondi su Kickstarter, la seconda organizzata dallo studio di Tim Schafer dopo il successone di Broken Age.
Ventiquattro ore dopo, più o meno, tocca a Heroes of the Storm, con cui Blizzard si lancia nel fantastico mondo dei MOBA. Come già nel caso di Hearthstone, l’esperimento fuori dai soliti pascoli si rivela di successo. Un anno dopo, arriverà un altro “esperimento” di nome Overwatch.
Il 14 giugno abbiamo Fallout Shelter, divagazione mobile di Fallout con un gestionale free to play accolto da un certo scetticismo al momento dell’annuncio ma a conti fatti capace di riscuotere l’approvazione di stampa e pubblico, nonostante qualche critica al sistema di microtransazioni.
Ma il gioco del mese, se lo chiedete a me, arriva il 24 giugno con Her Story che, dopo i trascorsi nel mondo delle grosse produzioni, segna l’esordio fulminante di Sam Barlow come sviluppatore indipendente. E di questo c’abbiamo la recensione vintage.