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WWE 2K23 vince con furbizia con un bel roll up

WWE 2K23 vince con furbizia con un bel roll up

Esattamente un anno fa ho ricominciato a seguire il wrestling dopo quasi vent’anni di distanza. Ho comprato WWE 2K22 e sono corso qui a raccontarvi di quando menavo mio cugino Simone imitando le mosse dei miei beniamini in barba all’integerrimo claim “Don’t try this ad home”. Negli ultimi dodici mesi ho passato un numero considerevole di ore a vedere menarsi uomini grossi, medi e piccoli e, con mia grande sorpresa, perché quand’ero piccino io il wrestling era a uso e consumo maschile, anche straordinarie donne grosse, medie e piccole. E, cavolo, mi sono divertito. Mi sono divertito al punto che, numero uno, ho contagiato anche Ilaria, la mia compagna, che si è appassionata a questo carnevale di schiaffi; numero due ho allungato occhi e orecchie anche al di là della WWE. Così, per tirare una linea, quest’anno mi sono concesso al nuovo titolo targato 2K e, per gentile concessione del publisher, ho giocato già un numero considerevole di ore a WWE2k23.

E com’è l’edizione di quest’anno? Prosperosa? Focosa? Sì, entrambe le cose. Si tratta di un titolo che messo su carta fa paura per la sua mole: centottanta personaggi, una cinquantina di arene, decine di stipulazioni differenti, migliaia di mosse e una dozzina di modalità di gioco. Entrare in WWE2K23 è come sfogliare un’enciclopedia di mazzate, una WIkipedia delle botte, una Treccani ma incazzati neri. Tra i suoi menù si trovano storie, bio, cinture vinte, storico dei match, dettagli e aneddoti legati alle superstar, così tanti da far invidia a Luca Franchini e Michele Posa (ndr. gli storici commentatori del wrestling in Italia). In più il gioco è molto furbo, perché si adatta continuamente ai desideri del giocatore, proponendogli così tante varianti per muoversi nell'universo WWE che potenzialmente potresti non stancarti mai. Vuoi picchiare senza perdere troppo tempo? C’è la modalità esibizione, con match per tutti i gusti dal classico 1vs1 nella gabbia d’acciaio fino alla Royal Rumble con 30 concorrenti. Ma se volessi seguire la carriera di una sola star? Nessun problema, c’è il My Universe, dove tra l’altro quest’anno puoi mettere in scena rivalità scegliendo tra una serie di scorrettezze da fare all’avversario e costruire delle vere e proprie storie. E se volessi un’esperienza più strategica? MyGM ti permette di coprire il ruolo del General Manager e organizzare incontri, costruire rivalità e competere per accaparrarsi il favore dei fan.

Vita da General Manager.

Ancora: vuoi approfondire la carriera di John Cena in una modalità simil documentario a obiettivi? C’è. Ti piace collezionare figurine in stile FUT? My Faction ti permette di comprare pacchetti e mettere in piedi la tua squadra di picchiatori. Vuoi essere protagonista di una delle folli storie made in WWE? Scegli La mia ascesa, ovvero lo story mode.

Ora poi quest’ultimo è ancora più interessante, intanto perché puoi utilizzare una delle migliaia di CAW (Create-a-Wrestler) che puoi scaricare online direttamente dalla florida community del titolo, e poi perché le due storie disponibili, una per superstar maschile e una per superstar femminile, sono scritte meglio, più snelle e interessanti. Io per esempio ne ho approfittato per riportare Daniel Bryanson in WWE e fargli demolire un po’ tutto il resto del roster, ma se cercate online potete trovare Kenny Omega, Jeff Hardy, MJF e tutte le altre stelle della AEW.

Le altre novità? Al di là dell’introduzione dei WarGames (che non amo nemmeno nella realtà, ma tant’è: due ring affiancati delimitati da una gabbia d’acciaio, dove avvengono scontri 3vs3 o 4vs4) sono perlopiù invisibili agli occhi di chi non ha passato decine di ore sul gioco precedente. Per noi che ormai vediamo la matrice, invece, è facile notare tutta una serie di animazioni nuove e più raffinate che legano i movimenti dei wrestler, come il rialzarsi dal tappeto sfruttando le corde, o le interazioni col bordo ring e con l’ambiente in generale. Ma anche piccoli accorgimenti dell’IA (per esempio i membri della stessa fazione si aiutano all’interno delle competizioni come la Royal Rumble). Da segnalare anche un aggiornamento al sistema di illuminazione che su Playstation 5 rende tutto ancora più bello da vedere, con la resa di alcuni dei wrestler di facciata come Roman Reigns, Cody Rhodes e Rhea Ripley che è semplicemente magica. E, a proposito, il roster è ben aggiornato, con qualche assenza pesante (manca Bray Wyatt, ma è già stato annunciato come parte dei DLC che usciranno a breve). Ma si tratta di piccoli difetti che incassano una bella chop sul petto di fronte all’abbondanza di materiale presente nel pacchetto. La strada maestra, d'altronde, era già stata imboccata lo scorso anno con la buona riuscita di WWE 2K22; questa versione ne è solo un ulteriore perfezionamento.

Con le sue mille modalità e cambi di ritmo, WWE 2K23 è capace di stringerti al collo con una sleeper hold così tenace da non mollarti più. Ci passerò sopra probabilmente un altro anno e un altro centinaio di ore, avviandolo ancora e ancora nel corso dei mesi per riproporre in chiave virtuale tutti quei match che sul vero ring mi hanno gasato o rigiocare quelli il cui esito non mi è andato a genio. Spero solo che la prossima edizione sia quella del coraggio di apportare qualche cambiamento significativo. Mi rendo conto che dopo il passo falso delle edizioni dell’ultima decade, con quel 2K 20 che sembrava dovesse essere la pietra tombale della serie, non è facile trovare il coraggio di lanciarsi. Ci vuole il fegato, lo stesso di Lesnar che sale convinto sul paletto per fare una Shooting Star Press nel Main Event di Wrestlemania 19 e disgraziatamente cade malissimo e si becca una commozione cerebrale. Per ora ci accontentiamo di questa ennesima, massiccia, vittoria di roll up.

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