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Twisted Metal a colpi di mannaia, e non stiamo parlando di un'arma del gioco

Twisted Metal a colpi di mannaia, e non stiamo parlando di un'arma del gioco

Sicuramente più popolare in terra americana che nel resto del mondo, quella di Twisted Metal è comunque riconosciuta come una serie di indubbia qualità. Il problema è che fin dalla nascita il titolo è sempre stato al centro di numerose polemiche concernenti il livello di violenza presente su schermo. Parliamo di scene ricche di gore, che si alternano a sequenze più inquietanti, sulla falsa riga di quanto mostrato da Konami nel suo Silent Hill. Violenza psicologica, quindi: sottesa, subdola, strisciante. Nonostante questo ricco background, SCEE ha importato i primi Twisted Metal - compreso il glorioso e stravenduto Black - epurandoli completamente da ogni filmato. I vari protagonisti, quindi, caratterizzati da FMV che narravano le loro inquetanti vicende, sono diventati, nelle versioni PAL, anonimi piloti di auto corazzate, pronti ad uccidersi senza alcuna apparente ragione. Uno scempio raramente visto in ambito videoludico.

La premessa era d'obbligo perchè la storia, purtroppo, si ripete. Il nuovo Twisted Metal non porta con sé alcun suffisso numerico, dichiarandosi, quindi, come un reboot della serie. Pur anticipandovi che sul fronte videoludico il gioco è squisitamente catartico nella sua violenza, è bene chiarire quanto la censura si sia abbattuta senza pietà sulle versioni europee del lavoro di Eat Sleep Play. Avendo potuto visionare entrambe le versioni, sono in grado di dirvi con esattezza dove la mannaia di cui sopra si sia abbattuta sul gioco, stavolta censurando - invece di eliminare totalmente - alcuni elementi visivi, ludici e di script. Se da una parte è stato fatto un passo avanti rispetto alla cancellazione totale dei contenuti "delicati", l'amarezza per un prodotto snaturato nella sua lucida follia è notevole. Prime su tutte le sequenze video, stavolta girate con veri attori. Grazie a un montaggio da videoclip horror e a un attento uso dei filtri, il risultato finale è sicuramente pregevole. Di solito, vedere attori truccati a festa per interpretare eroi videoludici strappa più di un sorriso, ma stavolta è stato eseguito un lavoro egregio. E purtroppo proprio la narrazione video è quella che ha subìto più tagli. Nella modalità campagna, dove seguiremo le gesta di tre squilibrati individui, le sequenze ritenute più forti sono state tagliate usando addirittura delle semplici transizioni grigie, per non perdere la continuità sonora. Ironicamente, una delle scene più censurate, e ripetuta in forma di flashback, vede come protagoniste proprio un paio di forbici.

Altri FMV sono tagliati in manera così drastica da ridurne quasi a metà la durata. Sul fronte dell'adattamento, l'intervento è stato più sibillino. Come sovente accade nelle produzioni nostrane, dove qualche "fuck" di troppo viene ignorato in fase di traduzione, Twisted Metal, totalmente localizzato in italiano, è stato edulcorato nei contenuti, proprio come nei famosi anime in cui "morto" e "ucciso" sono sostituiti dai ben più leggeri "abbattuto "o "sconfitto". Il tema dello sterminio familiare, ad esempio, è sempre alleggerito, laddove possibile, al contraro della versione USA che pone invece l'accento sul folle e malatissimo"daddy". Aggettivi, digressioni, piccole frasi, tutto è più blando e all'acqua di rose in versione PAL. Nelle fasi di gioco, solo alcune armi speciali - come il paziente imbottito di bombe nell'ambulanza - hanno subìto tagli. Stessa cosa per gli schizzi di sangue su schermo, sicuramente più copiosi nella versione USA.

Chiusa questa lunga ma doverosa premessa, parliamo del cuore di Twisted Metal. Assunto che l'acceleratore ed il freno sui tasti quadrato e cerchio siano solo un tributo agli episodi precedenti, una volta deputati tali comandi ai dorsali, trasformarsi in macchine di morte (letteralmente!) diventa di una semplicità unica. Ogni vettura possiede un armamentario base e un'arma specifica, da usare in versione normale o "power". Il resto è assimilabile ad un macabro Mario Kart, in cui raccattare missili a ricerca, razzi perforanti, bombe adesive e lame assortite è all'ordine del giorno. La modalità campagna si snoda attraverso diversi scenari, ricchi di palazzi da distruggere e dotati di un design ben sviluppato. La dotazione di ogni pilota è di tre vetture, di cui due conservate in garage, per eventuali cambi sul campo. Ovviamente, lo scopo del gioco è di rimanere l'ultima automobile in gara. Se da una parte troviamo semplici cittadine ad ospitare la carneficina, non mancano vere e proprie arene, oppure metropoli caratterizzate da intriganti variazioni sul tema, come l'essere costretti a lottare in aree circoscritte in continuo cambiamento. Il gioco mostra immediatamente una curva di apprendimento perfetta e un tasso di divertimento che raggiunge prestissimo vette molto alte. La gestione dei veicoli, la distruzione dei nemici: tutto è stato messo a punto con dovizia certosina. Il level design ci fa spaziare in locazioni gustosamente "friabili", consententedoci veloci sortite in alcuni interni. La modalità online soffre di un leggero lag, ma il vero difetto è nell'attesa tra una partita e  l'altra. Superato questo scoglio, anche in rete non mancano massacri divertenti, all'insegna dell'ultimo missile.

Twisted Metal fa dei controlli perfetti e del divertimento più puro le sue carte vincenti. La grafica risulta essenziale e poligonalmente semplice, a tutto vantaggio di un frame rate costante anche nei momenti più caotici. L'aspetto generale pulito e il design intrigante delle vetture donano al gioco una visione d'insieme più che buona. Anche se la campagna ad un giocatore non è così lunga come era lecito supporre visti i precedenti capitoli, la modalità "lotta singola" totalmente personalizzabile e le sfide online illuminano un prodotto già di per sé accecante. L'ombra della censura, però, deve mettervi all'erta sulla votazione finale, che si riferisce alla versione USA. Per quella PAL, pur rimanendo nei contenuti essenzialmente identica, è impossibile non valutare il totale stavolgimento della narrazione. Se odiate, quindi, ogni forma di censura e non vi interessa l'ottima localizzazione in italiano, non tenete in considerazione la versione europea, anzi: i più integralisti tolgano pure un punto e mezzo dal voto finale.

Voto: 8,5

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