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Agosto 1991: Idraulici, ninja, bacchette magiche e battaglie spaziali | Old!

Agosto 1991: Idraulici, ninja, bacchette magiche e battaglie spaziali | Old!

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

Ad agosto del 1991 si manifesta la conversione per Amiga di Rod Land, simpatico platform game a schermata fissa sparato in sala giochi da Jaleco un anno prima. La conversione, sviluppata da Random Access e pubblicata da Storm, costituisce uno dei rari casi in cui il computer di Commodore "ce la fa davvero" a tenere il passo con l'hardware originale e, anzi, il gioco può vantare anche alcune sfiziose funzionalità aggiuntive e livelli extra. Non a caso, Rod Land, verrà ricordato come uno fra i migliori giochi di sempre per Amiga.

Il 13 agosto esce negli USA il Super NES, cosa che segnalo più che altro perché fra i titoli di lancio c'è Gradius III, che verrà curiosamente "schivato" dalla distribuzione europea e arriverà ufficialmente dalle nostre parti solo un paio di decenni dopo, in raccolte per PlayStation 2 e PSP e poi tramite l'iniziativa Hanabi Festival della Virtual Console Wii (dedicata per l'appunto ai giochi mai usciti in Europa). Nato in sala giochi nel 1989, Gradius III è, ovviamente, il terzo capitolo nella serie di sparatutto a scorrimento Konami, che in questa versione casalinga introduce la possibilità di continuare (che gentilezza!) e aggiunge un livello di difficoltà più impegnativo (per compensare?).

Due giorni dopo, arriva dalle nostre parti Shadow Warriors per NES, che la storia ricorderà come Ninja Gaiden. Sviluppata in parallelo alla completamente diversa versione da sala giochi, l'edizione per la console Nintendo si discosta da quell'impostazione in stile Double Dragon per proporre un platform game d'azione dalla difficoltà brutale e dalla grande personalità, che si esprime attraverso lussuose cutscene in stile anime. Accolto come uno fra i giochi migliori per NES, Ninja Gaiden verrà ricordato nei decenni con affetto (e odio per la sua difficoltà), godrà di svariate conversioni (perfino su PC!) e genererà due seguiti su NES e spin-off per Game Boy, Game Gear e Master System, prima di andare in letargo e risorgere come franchise moderno sulla prima Xbox. Qui un ricordo di Stanlio Kubrick.

Infine, il 29 agosto 1991 arriva dalle nostre parti, tre anni dopo l'uscita giapponese, Super Mario Bros. 3, il gioco con cui Nintendo rielabora la struttura della sua serie ammiraglia e indica la strada del platform game per gli anni a venire. Il numero di novità introdotte è esagerato, a partire dalle azione che Mario può compiere, passando per i numerosi potenziamenti inediti e arrivando all'aggiunta della mappa su cui spostarsi fra un livello e l'altro. La struttura è sostanzialmente quella poi replicata per Super Mario World, ma la quantità di idee che torneranno nelle varie incarnazioni della serie è fuori misura. Super Mario Bros. 3 diventerà un vero e proprio fenomeno pop, verrà ricordato come uno fra i più grandi capolavori nella storia del videogioco, venderà oltre diciassette milioni di copie (terzo posto nella classifica dei giochi per NES, sotto solo a Duck Hunt e al primo Super Mario Bros.) e tornerà negli anni in una serie di riedizioni, fra cui il remake per Super NES contenuto in Super Mario All Stars. E si beccherà pure un nostro Racconto dall'ospizio, per completezza.

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