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Read Only Memories, il cyberpunk da videogioco a fumetto

Read Only Memories, il cyberpunk da videogioco a fumetto

Attenzione, in questa rubrica si parla di cultura. Niente di strepitoso, o che ci farà mai vincere il Pulitzer, ma è meglio avvertire, perché sappiamo che siete persone impressionabili. E tratteremo anche dei libri. Sì, quelle cose che all’Ikea utilizzano per rendere più accattivanti le Billy. E anche le Expedit. Ma solo libri che hanno in qualche modo a che fare coi videogiochi eh! Per tutti gli altri, c’è quell’altra rubrica.

Lexi è un’investigatrice privata che, lasciata Neo San Francisco e trasferitasi a Santa Cruz, mette in pratica le sua conoscenze e i suoi agganci per risolvere i casi che le vengono proposti. Questo è l’incipit di Read Only Memories, fumetto (fornitoci in anteprima per la realizzazione di questo articolo) che è in tutto e per tutto uno spin off del videogioco 2064: Read Only Memories, apprezzata avventura grafica che potete trovare recensita qui nella sua versione “Integral” su Nintendo Switch.

Read Only Memories, il fumetto, si pone cronologicamente tra il gioco originale e il suo seguito, Read Only Memories: NEURODIVER. Il primo numero ci presenta Lexi Rivers, ex ufficiale di polizia, ora investigatrice, alle prese con una testimone. Quello che si capisce da subito sono le qualità di Lexi, bravissima a mimetizzarsi in ambienti a lei non del tutto congeniali, a recitare, a capire chi ha di fronte e a carpire segreti e informazioni anche solo dal modo di parlare del suo interlocutore. Il personaggio è ben delineato anche da piccoli particolari come il fatto che per ritornare a piedi a casa non si mette più gli altissimi tacchi necessari all’incontro ma un ben più comodo paio di scarpe da ginnastica.

Ma accade qualcosa, un robot la riconosce e, anche se lei nega dicendo che è comune che la scambino per un’altra, il droide la segue a casa e le affida un incarico: trovare il suo amore umano.

Anche il fumetto, come il gioco, è un’opera che non si fa problemi a parlare apertamente di orientamenti sessuali e fa capire da subito al lettore che non ci sono barriere, di alcun tipo. Lexi è lesbica e flirta con la barista di un locale alla sua prima apparizione, il robot che la ingaggia è innamorato di un umano e sicuramente, con il progredire della storia, ci saranno altri personaggi con relazioni o preferenze di ogni tipo.

Devo dire che non sono un gran lettore di fumetti tratti da videogiochi o comunque con correlazioni particolari, ma il contesto descritto dal primo numero di Read Only Memories riesce a collegarsi al videogioco in una maniera particolarmente azzeccata. Possiamo trovare due storie, una, quella principale, Valentine’s Day scritta da Sina Grace e illustrata dal nostro Stefano Simeone, e una seconda, che è più un inserto, visto che si tratta di due pagine, Mermaids Don’t Cry, scritta da Mary Kaenney e diseganta con uno stile 8-bit che richiama in maniera simpatica il feeling del videogioco.

Piacevole da leggere, con un bel personaggio come protagonista, un universo narrativo già solido, visto il videogioco, Read Only Memories può essere quel qualcosa di nuovo che manca, soprattutto a gente come me che, oltre ai mostri sacri Moore, Gaiman e Miller, legge praticamente solo roba Bonelli o sporadicamente fumetti che mi sono balzati all’attenzione grazie ad altre opere multimediali (vedi The Umbrella Academy). Insomma, dategli uno sguardo.

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