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La mensola di Shin X #13: "Io sono Batti-Man!"

La mensola di Shin X #13: "Io sono Batti-Man!"

Da sempre sostenitore di titoli bistrattati dalla critica, Shin X è passato da “difensore dei poveri” a “masochista”, da “acquirente compulsivo” a “forzato bastian contrario”. La verità è che a suo parere ogni titolo può dire qualcosa: c’è chi sbraita, chi sussurra, chi lo fa con i sottotitoli e chi lo recita in versi. L’importante è avere lo spirito di voler ascoltare. E l’antro in cui riposano questi brutti anatroccoli è la sua mensola. L’unico luogo nel quale possono diventare cigni.

Mentre sguazziamo nelle Ultimate-Definitive-Flawless Edition di vecchi giochi portati a forza nella next-gen, l'Xbox e il PSN store sono sempre lì, con i loro "giochini" da quattro spicci a fare capolino. Vedendo Gotham City Impostors, uscito da tempo per entrambe le console casalinghe,sembra quasi di avere sotto gli occhi un titolo retail. Ottimo doppiaggio in italiano, motore grafico eccellente, opzioni di gioco a valanga.

“Signorina, mi passi il fucile a pompa. E non travisi!”

“Signorina, mi passi il fucile a pompa. E non travisi!”

Eppure che cos'è questo titolo, se non un Call of Duty (sacrilegio!)  in veste farsesca? Ebbene sì: gli sviluppatori hanno fatto di tutto per creare ambientazioni, ma soprattutto gadget, che potessero rendere accattivante e unica l'esperienza di gioco. E a conti fatti, dopo un bel po' di tempo passato tra i tetti di Gotham vestiti da idioti, si può dire che l'obiettivo è più o meno raggiunto.

Agganciarsi con un rampino praticamente ovunque e poi scendere in picchiata sul nemico, usare scarpe a molla per salti enormi, farsi largo con uno skate sfruttando rampe sparse un po' dappertutto: questo è il sale di  Gotham City Impostors. La matrice comico-surreale dell'estetica è molto gradevole e il character design risulta accattivante e ben studiato. Lag quasi del tutto assente e grafica tutto sommato corposa.

Eppure... siamo sempre lì. Chiunque non sia disposto a investire un bel po' di teempo su Gotham City Impostors è destinato a soccombere ogni 5/10 secondi, tutto in proporzione al proprio livello di crescita e abilità personali. Ci sono icecchini che ti "camperano" dalla luna, i bombaroli folli, i canne mozze esagerati, le smitragliate sul nemico che non lo uccidono, mentre voi morite al suo primo peto, e così via. La domanda è: volete un gioco online buffo, scanzonato, innovativo, con salde fondamenta ludiche e altamente personalizzabile?

Tre allegri chirurghi. Il Piccoletto ti fa fuori che neanche te ne accorgi.

Tre allegri chirurghi. Il Piccoletto ti fa fuori che neanche te ne accorgi.

Amate il multiplayer in rete competitivo? Quello infame e bastardo fatto di calendari in fiamme e pad serigrafati sui muri? Bene, in tal caso Gotham City Impostors, per voi, è praticamente un affare. Se invece fate parte di quella fascia di giocatori attempati e orgogliosi, che si snerva nel veder morire il proprio avatar ogni "n" secondi (dove "n" è un valore che oscilla tra 2 e 10) e soccombe solo perché ha una vita sociale e/o un lavoro, allora non toccatelo nemmeno con un bastone.

A onor del vero, e per questo il gioco è sotto i faretti della mensola, con cinque bucoliche mappe, una marea di armi primarie e secondarie a disposizione, il tutto condito da gadget interessanti e bislacchi, il piatto in tavola è decisamente satollo. Tuttavia, a parte delle prove-tutorial, le opzioni sono solo multigiocatore: non sia mai che si inserisca una modalità campagna! Sarebbe un sacrilegio. Eh, poveri (noi) vecchietti: magari pubblicassero un FPS per pensionati videoludici.

Max e Ron, pennarelloni per sempre

Videopep #69 – Disturbo bipolare da Kickstarter

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