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C’è difficile e poi c’è Syder Arcade

Da giocatore PC duro e puro quale sono, mi fa sempre un po’ ribrezzo e paura collegare il pad dell’Xbox 360 al mio computer per dover giocare a qualcosa, metti caso che gli attacchi una qualche malattia strana che trasformi il mio PC ninja in una console vecchia ormai un lustro. Purtroppo, però, capita di avere anche a che fare con giochi che non vanno molto d’accordo con l’accoppiata mouse e tastiera e, a meno che non si abbia voglia di farsi venire una sindrome del tunnel carpale fulminante e di rischiare una denuncia per schiamazzi a causa delle urla inferocite in seguito all’ennesima morte, utilizzare un joypad è l’unica soluzione per poter apprezzare adeguatamente un gioco. È il caso di Syder Arcade, uno shoot ‘em up a scorrimento orizzontale vecchio stile che riporta alla mente classici come Project X su Amiga e che è già abbastanza difficile senza bisogno di complicarsi ulteriormente la vita utilizzando mouse e tastiera. Creato dagli italiani dello Studio Evil (decisamente nomen omen), Syder Arcade è disponibile per Windows e Mac e potete acquistarlo direttamente dal sito degli sviluppatori per una manciata di euro. http://youtu.be/3BXtgW5oXrY

Gli sparatutto a scorrimento orizzontale o verticale erano popolarissimi durante l’era delle console e dei computer a 16-bit, ma con l’arrivo di piattaforme più potenti, che hanno permesso l’utilizzo della grafica in 3D, questo genere, legato a doppia mandata alla grafica bidimensionale, è stato relegato a una nicchia per appassionati. Continuano a uscire rappresentanti del genere, ma sono di solito prodotti a prezzo budget e raramente accompagnati da campagne promozionali di qualsiasi tipo (l’ultimo che ricordo aver tentato di sfondare nel mercato di massa è stato lo splendido Ikaruga). Forse la responsabilità è anche dei giochi stessi che, con il loro livello di sfida decisamente più alto della media odierna, sbattono la porta in faccia ai giocatori alla ricerca di un’esperienza più rilassante e meno frustrante. Syder Arcade non viene meno a questa tradizione, offre un livello di difficoltà molto impegnativo e non manca di sbeffeggiarci se decidiamo di cimentarci con i livelli più facili (facili per modo di dire, eh).

Graficamente il lavoro degli sviluppatori va encomiato senza riserve, perché riesce a trovare quel giusto equilibrio tra effetti moderni e omaggio al passato. Inoltre offre la possibilità di giocare con grafica che spazia da quella di uno Spectrum ZX, passando da quella di un Commodore Amiga, per arrivare alle risoluzioni EGA e VGA... il nostalgico che alberga in ognuno di noi ringrazia sentitamente. Anche la colonna sonora mi ha colpito molto positivamente e, sebbene non abbia reso meno frustrante morire per l’ennesima volta sommerso da una pioggia di proiettili nemici, l’accompagnamento musicale è di ottima fattura e va a titillare quella parte del mio cervello dove conservo i ricordi dell’adolescenza. Le meccaniche di gioco sono quelle classiche del genere: ci siamo noi nell’abitacolo di un’astronave, impegnati ad affrontare orde di nemici spietati e a evitare milioni di proiettili (la cifra è molto meno un’esagerazione di quanto possiate pensare... e sperare) con l’obiettivo di sopravvivere fino alla fine del livello. Possiamo scegliere fra tre modelli di navicella diversi, che differiscono per armi, armatura e velocità.

Come ho già detto, Syder Arcade è difficile. Molto. Difficile al punto che fa molto inca... ponirsi per portare a termine un livello. Se avere a che fare con un gioco impegnativo è una cosa inusuale al giorno d’oggi, ma del tutto accettabile, lo è meno trovarsi davanti a una scelta di design che trovo discutibile e che rende l’esperienza più frustrante del dovuto: sto parlando del sistema di potenziamento della nostra astronave. Come da tradizione, eliminando completamente una squadra di nemici apparirà a schermo un bonus, e il più delle volte saranno 100 punti extra, ma alcune volte sarà un power-up come missili a ricerca, scudi, un miglioramento per l’arma principale o altro ancora. Purtroppo questi power-up sono del tutto casuali e la loro mancanza può complicare ulteriormente la già difficile impresa di portare a termine un livello e, come se non bastasse, morendo dovremo ricominciare dall’inizio.

Con qualche piccolo aggiustamento al sistema di potenziamento, Syder Arcade sarebbe stato da consigliare caldamente a tutti gli appassionati del genere. Così, invece, è forse adatto solo ai più pazienti e a tutti coloro che sono alla ricerca di una sfida che scade nella frustrazione di tanto in tanto. Con sei campagne arcade separate, una modalità Sopravvivenza e il supporto per le classifiche online, rimane comunque un gioco di buona fattura, creato da uno studio che dimostra di conoscere a fondo il genere.

Ho giocato a Syder Arcade grazie a una copia fornitaci gentilmente dagli sviluppatori del gioco.

VOTO: 7,5

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