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Novembre 1981: Il primo sparatutto multidirezionale e la prima rivista di videogiochi | Old!

Novembre 1981: Il primo sparatutto multidirezionale e la prima rivista di videogiochi | Old!

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

Il 7 novembre del 1981 Namco propone in sala giochi Bosconian, uno sparatutto che prova a distinguersi dall’abbondante concorrenza del periodo introducendo qualche novità sul fronte del movimento. Si tratta infatti del primo sparatutto a permettere il movimento in diagonale e la cosa viene tra l’altro sfruttata per proporre uno scrolling libero multidirezionale. In pratica è un free roaming decenni prima che esistano i free roaming. O qualcosa del genere. Accolto a braccia aperte dalla critica, verrà ricordato come titolo seminale ma non riscuoterà il successo di pubblico riservato ad altri colleghi dell’epoca, pur andando comunque bene a sufficienza da meritarsi il solito carosello di conversioni casalinghe e seguiti.

Lo stesso mese vede il lancio di Computer and Video Games, prima rivista interamente dedicata ai videogiochi non solo nella (sua) patria Gran Bretagna, ma proprio di tutto il mondo. Riscuoterà per lungo tempo un successo notevole, godrà di un’edizione italiana fra il 1991 e il 1995, proseguirà ininterrotta le sue pubblicazioni fino al 2004 e rimarrà in vita attraverso varie manifestazioni online fino al 2015, potendo quindi vantarsi di essere il marchio di giornalismo videoludico più longevo della storia.

Ti odio… ma ti finisco!

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Giornalismi | Cover Story

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