Outcazzari

Pillars of Eternity II: Deadfire - Pirateria fantasy

Pillars of Eternity II: Deadfire - Pirateria fantasy

Pillars of Eternity è stato un gioco dall’enorme importanza, alla sua uscita. Fu il principale esponente della rinascita dei giochi di ruolo classici e offriva una trama assolutamente appassionante e degna dei capolavori del passato. Dopo di lui sono usciti molti altri giochi simili, con le più svariate ambientazioni, Wasteland 2, Torment: Tides of Numenera e Shadowrun: Hong Kong solo per nominarne alcuni, ma nessuno di questi ha raggiunto il successo di Pillars of Eternity.

Questo secondo capitolo, che si affaccia sul mercato tre anni dopo il suo predecessore, si mostra come una versione evoluta e al tempo stesso fedele alle origini. La trama è un seguito diretto e il sistema di gioco è rimasto sostanzialmente invariato, aggiungendo alcuni nuovi elementi e limando difetti e controsensi del sistema di regole originale (dove la forza fisica del personaggio aumentava anche i danni inflitti dagli incantesimi).

In questi giorni ho avuto modo di provare la versione per la stampa della beta e ho potuto apprezzare le novità introdotte, la più grande delle quali è certamente costituita dalla gestione della nave e del combattimento navale. Questo viene affrontato tramite un’interfaccia in buona parte testuale, con alcuni elementi grafici che indicano la posizione relativa delle navi coinvolte nello scontro. Si possono dare ordini alla ciurma su come manovrare e quando sparare con i cannoni, con percentuali di successo ben visibili. Il sistema di combattimento navale appare funzionale, forse non particolarmente profondo ma certamente divertente. Ho però notato alcune cose che mi hanno lasciato perplesso. In uno degli scontri, per dire, la nave nemica mi aveva distrutto completamente le vele ma, dato che avevo danneggiato il suo scafo, ne stava approfittando per fuggire. Nonostante le mie vele fossero però completamente distrutte, la mia nave guadagnava terreno sul mezzo nemico. Confido che questi errori vengano tutti corretti, ma mi è stato difficile non notarli e trovo giusto segnalarli.

L’esperienza di gioco a terra, con il party di comprimari, è invece estremamente familiare e chiunque abbia esperienza con il primo Pillars of Eternity (o con i Baldur’s Gate) si troverà immediatamente a casa. I dialoghi sono ben scritti e vengono pesantemente influenzati dalle origini del personaggio utilizzato e dalle sue caratteristiche fisiche e mentali, mentre i combattimenti si mantengono decisamente tattici e spesso parecchio difficili, cosa che soddisferà appieno gli avventurieri che hanno fame di una sfida degna di questo nome.

Rimangono anche le sessioni “a librogame”, in cui il gioco descrive testualmente cosa accade e si prendono decisioni che fanno avanzare l’episodio. In questi casi, bisogna decidere quale personaggio compie quale azione, dividere i compiti e valutare bene le scelte. In un caso che mi è capitato, ho notato una sorta di driade seminuda danzare nei pressi di alcune piante, e l’istinto iniziale era di uscire allo scoperto e “salutarla”. Ho comunque fatto esaminare la situazione da uno dei miei personaggi dotato di abilità di “sopravvivenza” elevata e questo mi ha permesso di notare come la pianta attorno a cui la Driade stava danzando fosse in realtà una pianta che si nutre di umani. E in quel preciso momento, c’era un prigioniero che stava venendo digerito lentamente nel bulbo del vegetale. Va da sé che questo ha cambiato totalmente la mia percezione sulla situazione e, invece di avvicinarmi con intenzioni amichevoli, ho sfoderato le armi e fatto volare palle di fuoco ovunque.

Essendo soltanto una beta, è difficile trarre conclusioni definitive, non sarebbe neanche giusto, ma quello che ho visto mi rende decisamente fiducioso. Le quest si mantengono complesse, almeno le poche che ho potuto vedere, e hanno spesso più di una soluzione, oltre a richiedere un poco di iniziativa personale, cosa che è sempre apprezzata. Se il prodotto finale si manterrà all’altezza di quanto visto finora e verranno corretti i problemi riscontrati (come una nave con vele distrutte che naviga ad alta velocità) ci potremmo trovare tranquillamente davanti a un altro capolavoro, come lo è stato a suo tempo il primo Pillars of Eternity.

Monster Energy Supercross – The Official Videogame è il Metal Gear Solid degli Excitebike

Monster Energy Supercross – The Official Videogame è il Metal Gear Solid degli Excitebike

Racconti dall'ospizio #101: Il flusso d'incoscienza di Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty

Racconti dall'ospizio #101: Il flusso d'incoscienza di Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty