Outcazzari

I Fell From Grace: Mai fidarsi dei miracoli

I Fell From Grace: Mai fidarsi dei miracoli

Le premesse di questo gioco d’avventura con grafica retrò sono piuttosto deprimenti. La moglie del protagonista è malata terminale e, per quel che si sa nel gioco, manca poco al giorno della sua morte. Anche gli altri aspetti della vita del personaggio che si manovra non è che siano propriamente allegri, mi limito a dire che una fra le esperienze più positive della sua vita è una discussione amichevole con un barbone, e le vicende non è che procedano in direzioni molto più allegre andando avanti, per quanto preferisca evitare spoiler troppo grandi su quel che riserva la trama.

Lo svolgimento dell’avventura in se è piuttosto semplice: ci si muove in un mondo bidimensionale rappresentato con una grafica a pixel vecchio stile, che lascia molto all’immaginazione e poco ai dettagli su schermo. Si può camminare, correre, aprire un inventario per usare oggetti e basta. Come avventura, quindi, è piuttosto semplice, la difficoltà è rappresentata maggiormente dal fatto che determinati oggetti siano nascosti in zone a cui normalmente non si penserebbe. Gli enigmi li definirei medi, il più delle volte piuttosto intuitivi, ma non mi sono neanche mai trovato a gridare al miracolo.

Sfortunatamente, “non fa gridare al miracolo” è una definizione che può essere utilizzata per descrivere un po’ tutto il gioco. Non mi sono mai sentito particolarmente coinvolto dalla vicenda nonostante le tematiche decisamente forti, e ho trovato molto spesso i dialoghi dei personaggi piuttosto surreali e poco credibili, cosa che è andata inevitabilmente a incrinare la sospensione dell’incredulità, con tutto ciò che ne consegue.

Se si riesce a rimanere coinvolti nel gioco, posso dire che le cose si fanno piuttosto interessanti, ed entrano in campo misteri ed elementi sovrannaturali, ma ho trovato questo lato della trama gestito in maniera non particolarmente riuscita e forse troppo moralizzante. Vorrei poter dire di più sul gioco, ma in realtà non vi è molto altro da guardare: I Fell From Grace può essere completato in tre ore. Forse si può arrivare a un po’ di più se ci si prende il tempo di esplorare ogni zona e provare ogni oggetto con tutto, ma una partita normale, fatta da un giocatore abituato alle avventure grafiche, difficilmente supererà le tre ore, e non vedo come un giocatore che non ha mai provato un’avventura grafica possa scegliere di iniziare da un gioco come questo.

Ho giocato a I Fell From Grace grazie a un codice Steam ricevuto dallo sviluppatore e l'ho portato a termine in tre ore e mezza circa, sbloccando un finale piuttosto deprimente. Scoprendo determinati oggetti e segreti e facendo le scelte giuste, è possibile ottenere dei finali diversi e vi è anche un certo margine di scelta in ciò che si può fare, cosa che certamente ho gradito. Alla fine si tratta di un titolo discreto, che si lascia giocare se si è appassionati di avventure vecchia scuola e non si ha alcuna pretesa di modernità.

Il prevedibile splendore di Coco

Il prevedibile splendore di Coco

Outcast GOTY 2017

Outcast GOTY 2017