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Backlog #10: Shape of the World, fascino e atmosfera

Backlog #10: Shape of the World, fascino e atmosfera

Backlog è la rubrica in cui chiacchieriamo fuori tempo massimo di giochi che abbiamo recuperato nella nostra lotta infinita contro il cumulo di arretrati. Sono quei giochi troppo recenti per poter essere ammessi nell'ospizio ma già troppo vecchi perché possa ancora interessare a qualcuno una recensione classica.

Shape of the World se n'è rimasto lì a osservarmi dalla libreria Steam per due mesi abbondanti. A scriverlo, francamente, un po' mi vergogno, ma che ci dobbiamo fare? Il codice per il download, va detto, mi è arrivato non richiesto: è stato il team di sviluppo, Hollow Tree Games, a mandarmi un invito e io l'ho accettato con entusiasmo, perché mi sembrava la classica cosetta bizzarra di cui ci piace parlare qua su Outcast. Solo che subito dopo sono crollato nel gorgo E3, fra preparazione, partecipazione e smaltimento frattaglie sucessivo, il tutto mentre si accumulava il fastidioso/adorabile ingorgo di uscite d'inizio estate e centomila altre cose hanno la precedenza. Fast forward di qualche settimana e l'altro giorno, con mia figlia seduta sulle gambe, ho deciso di giocare a Shape of the World. E l'ho finito in meno di un'ora, aggiungendo vergogna alla vergogna, dato che, suvvia, in quei due mesi, un'oretta per giocarci potevo anche trovarla. Ma che ci dobbiamo fare?

Il gioco, nato su Kickstarter circa tre anni fa, è una sorta di avventura in prima persona tutta a base di atmosfera, lavoro sulle sensazioni e affascinantissimo design surreale. Ci si ritrova sparati in questo mondo delirante e lo si esplora in maniera placida, saltellando di qua e di là, interagendo a malapena, cercando modi per attivare percorsi e portali tramite cui proseguire da una zona all'altra, lungo un cammino abbastanza lineare. Strutturalmente, quello di Shape of the World è infatti un percorso abbastanza "dritto", anche se va detto che le singole aree in cui si divide il gioco possono essere esplorate a piacere, andando avanti e indietro, gironzolando senza tregua e pasticciando con la natura che si evolve attorno a noi.

I parametri d'interazione sono semplici, basilari: oltre a muoverci e saltare, possiamo attivare i meccanismi necessari per proseguire, lanciare in giro semi di vario tipo con cui far crescere piante bizzarre (interagendo con le quali possiamo effettuare dei brevi scatti), tirar testate alla fauna locale e poco altro. Ci sono alcune interazioni specifiche, contestuali alle diverse zone di gioco, ma fondamentalmente quello che si fa è camminare, esplorare, proseguire, lasciarsi abbracciare e trascinare da un'atmosfera pazzesca. Insomma, mi rendo conto che molti non amano questa espressione perché spesso viene usata con valenza negativa, ma io la trovo comoda e – chi mi legge lo sa – mai mi sognerei di utilizzarla come insulto, quindi eccoci qui: Shape of the World è un walking simulator di quelli duri e puri.

Sitamo parlando di un gioco in cui non c'è mezza riga di dialogo e la storia, se così vogliamo chiamarla, è composta unicamente dalle nostre azioni, dal percorso che compiamo e dal traguardo che cerchiamo di raggiungere. Cosa sia questo traguardo non lo dico, ma Shape of the World te lo piazza costantemente in bella vista, chiaro da inseguire anche mentre ci si perde fra gli alberi e gli strani animali. La meta, comunque, non è l'unico scopo e in realtà Shape of the World offre modo di aumentare la sua durata a chi vuole impegnarsi a scovare tutti i semi nascosti in giro, aiutando tra l'altro in questo con un indicatore di quanti ne mancano ancora da trovare e un pratico menu tramite cui scegliere i livelli in cui vogliamo eventualmente tornare.

Per questo motivo, se da un lato è possibile giungere al termine in un'oretta, come ho fatto io, dall'altro è facile impiegarci il doppio, se non di più, provando a scovare tutti i segreti nascosti nel gioco. Ciò che conta, comunque, è qui più che mai l'esperienza. Shape of the World si gioca tutto col fascino incredibile di un mondo in costante mutamento ed evoluzione, di uno stile grafico dalla grande personalità e un accompagnamento sonoro clamoroso. È senza dubbio un gioco particolare, pensato per chi sa apprezzare questo genere di avventure, ma chi sente affinità con cose del genere dovrebbe davvero dargli una chance. Fra l'altro, oh, è piaciuto un sacco anche a mia figlia.

Shape of the World è disponibile solo tramite download su Mac e PC, su PlayStation 4, su Switch e su Xbox One.

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