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Librodrome #27: Super Mario – How Nintendo Conquered America

Librodrome #27: Super Mario – How Nintendo Conquered America

Attenzione. Ogni due settimane, in questa rubrica si parla di cultura. Niente di strepitoso, o che ci farà mai vincere il Pulitzer, ma è meglio avvertire, perché sappiamo che siete persone impressionabili. E tratteremo anche dei libri. Sì, quelle cose che all’Ikea utilizzano per rendere più accattivanti le Billy. E anche le Expedit.

Ogni anno, mentre gironzolo per i corridoi, le stanze e le stanzone della Game Developers Conference, giunge il temuto momento in cui finisco per metter piede nel negozio ufficiale della fiera. E lì giù a spender soldi su gadget, scemenzine, l'eventuale borsa se quella in uso è – come molto probabile – ormai logora e, soprattutto, libri. Anche quest'anno me ne sono tornato a casa con un po' di letture potenzialmente interessanti nello zaino e oggi sono qui a parlarvi di Super Mario – How Nintendo Conquered America, un bel libro a firma Jeff Ryan, che percorre la storia dell'idraulico baffuto più famoso del mondo dalla genesi a oggi.

La divisione in capitoli e la grafica del libro sono adorabilmente nerd.

La divisione in capitoli e la grafica del libro sono adorabilmente nerd.

Chiaramente, la storia di Mario è anche e soprattutto la storia di Nintendo, e in larga parte, quantomeno di riflesso, la storia del videogioco più o meno moderno. E d'altra parte l'interesse del libro di Jeff Ryan sta bene o male tutto lì, nel modo in cui riesce a raccontare trent'anni e passa d'industria filtrandoli fra i baffi del personaggio creato da Shigeru Miyamoto e compagni. Super Mario – How Nintendo Conquered America narra la nascita del personaggio, la sua concezione, lo sviluppo nel tempo e l'utilizzo anche un po' in catena di montaggio in una quantità sempre crescente di giochi e di operazioni commerciali più o meno riuscite. Affronta i vari episodi della serie principale (o delle serie principali), ma anche le divagazioni, le apparizioni di qui e di là, inevitabilmente il film e mille altri aspetti. E racconta la sua storia cercando di illustrarla sotto tutti i punti di vista più interessanti, che si tratti di approccio agli affari, game design, rapporti umani fra i dipendenti dell'azienda, “filosofia” gestionale, impatto culturale.

Ryan parla degli uomini che hanno definito Nintendo nel tempo, chi più, chi meno, passando da Shigeru Miyamoto a Minoru Arakawa, Gunpei Yokoi, Howard Lincoln, Hiroshi Yamauchi, Masayuki Uemura, Howard Phillips, Satoru Iwata, Reggie Fils-Aime e diversi altri. Racconta il difficile attacco al mercato occidentale, ricco di intuizioni geniali e colpi fortuiti sanciti dal destino, i contrasti con Atari, gli inghippi legali, la concorrenza con Sega e Sonic, i tentativi di emulazione da parte di mille altre mascotte destinate all'oblio, l'evoluzione delle macchine da gioco, i passi falsi e i grandi successi. Esplora le scelte, le idee e le difficoltà, racchiudendo in poco meno di trecento pagine un delizioso, appassionante e affascinante racconto della vita di un personaggio in grado di trascendere il medium d'appartenenza e diventare icona culturale.

Ehi, quella maglietta ce l'ho pure io!

Ehi, quella maglietta ce l'ho pure io!

Il suo non è un libro impeccabile, anzi, a tratti Ryan trae conclusioni quantomeno discutibili, azzarda confronti, considerazioni e previsioni che sembrano onestamente fuori dalla sua portata e soprattutto, nella parte conclusiva, sembra perdere un po' il filo del discorso e non riesce a risultare ficcante come nei capitoli iniziali. Senza contare che proprio quella parte finale, a due anni dalla pubblicazione, sta invecchiando velocemente. Non a caso, la riedizione in paperback del libro mette un po' una pezza con un nuovo capitolo dedicato al lancio di 3DS e alla concezione di Wii U, ma fra qualche mese le carte saranno nuovamente scombinate.

Ma nonostante la sua imperfezione, Super Mario – How Nintendo Conquered America è e rimane una lettura deliziosa, ricca di aneddoti e informazioni non banali, scritta con arte sufficiente a renderla gradevole anche per chi conosce a menadito l'argomento e importante per qualunque appassionato senta il bisogno di aprire una finestra su una fetta della storia di questo passatempo, o magari anche per versare qualche lacrima nostalgica in compagnia dei propri amici d'infanzia.

Il libro, al momento, è disponibile solo in versione originale, quindi in inglese. La prima edizione, cartonata, è stata ritirata dal mercato, ma su Amazon si trovano la riedizione in paperback e la versione Kindle (che però, attenzione, almeno per il momento corrisponde alla prima edizione, quindi priva del capitolo aggiuntivo). Se volete farvi un'idea dello stile del libro, potete leggere a questo indirizzo i tre capitoli bonus, che l'autore ha deciso di eliminare dalla versione definitiva. 

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