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La tensione si taglia col coltello in The Walking Dead Ep.2 - A House Divided

Se All That Remains, il primo atto della nuova stagione di The Walking Dead di Telltale, finiva per soffrire un po’ troppo la sua natura di pilota, illustrandoci nuove situazioni in maniera azzeccata ma non del tutto convincente, con questo secondo episodio lo studio californiano comincia a fare davvero sul serio, sfruttando a dovere quanto di buono è stato introdotto due mesi fa e dosando sapientemente tutti gli elementi che hanno reso grande la prima stagione del gioco, arrivando a tirare fuori dal cappello un episodio carico, tesissimo e permeato in un’atmosfera mai così credibile. E non è un caso, probabilmente, che l'atmosfera pesante si avverta maggiormente in questo secondo episodio rispetto al primo, in cui Clementine viaggiava per la maggior parte del tempo da sola e sembrava, paradossalmente, fin troppo superiore a qualsiasi minaccia le si parasse davanti. Qui, infatti, Clementine si ritrova di nuovo ad avere a che fare con dei sopravvissuti, un gruppo di persone con un passato alle spalle, inevitabilmente segnate dall’apocalisse e da una storia recente che sembra voler bussare alla loro porta da un momento all’altro, innescando una serie di eventi che, anche grazie ai soliti dialoghi sopraffini e a una sceneggiatura molto riuscita, non può che sfociare in situazioni in cui prendere la decisione “giusta” sembra più difficile che mai.

"Mi fa male la pancia!"

"Mi fa male la pancia!"

A House Divided conferisce nuovamente il giusto peso alla piccola protagonista, mettendo il giocatore nei panni di una bambina sì “cresciuta” e a modo suo scafata, ma comunque ben cosciente di trovarsi in un mondo in cui non si può che procedere guardinghi, trattando la fiducia e le poche informazioni in proprio possesso come fossero risorse più preziose di cibo e acqua. E, soprattutto, cosciente che in un mondo apparentemente in mano a persone “estreme”, o comunque ben lontane dal concetto di normalità, estremi come il bianco e il nero di fatto non esistono più e hanno lasciato il passo a decisioni dai contorni sfumati, dalle conseguenze quanto mai imprevedibili.

Questo, come dicevo, contribuisce a far piombare tutto nell’atmosfera opprimente che è lecito aspettarsi quando il mondo che conosciamo è crollato da tempo, senza lasciare nessuna certezza del domani: ogni scambio di battute è un delicato soppesare la propria fiducia nel prossimo e viceversa, e finisce per delineare sempre più quei personaggi che, se a una prima occhiata sembravano piatti e stereotipati, al contrario si rivelano profondi e assolutamente credibili nel loro trovarsi ad affrontare, ognuno a modo suo, dei problemi che vanno ben al di là dei soli sciami di zombi.

Non è un caso, quindi, che anche A House Divided, analogamente a quanto accaduto con il secondo episodio di The Wolf Among Us, sposti l'attenzione più sugli aspetti narrativi che sull’azione o l’esplorazione degli ambienti, che comunque appaiono in un paio di occasioni e che, a differenza di quanto avveniva nell’ultima apparizione di Bigby, vengono proposti con tempi e modi assolutamente azzeccati e piacevoli, senza spezzare la narrazione ma, al contrario, valorizzando tanto le scelte compiute quanto quelle ancora di là da venire. In questo senso, A House Divided appare se non il migliore, uno degli episodi di The Walking Dead confezionati meglio per ritmo, temi e contenuti.

"L'atmosfera che ci si aspetterebbe da un'apocalisse zombi".

"L'atmosfera che ci si aspetterebbe da un'apocalisse zombi".

Non solo perché l'atmosfera è sempre quella che ci si aspetta dall'apocalisse zombi, o perché i compagni di viaggio cancellano prime impressioni sbagliate, sbocciando quasi completamente con una battuta o uno sguardo, ma anche perché il giocatore scopre finalmente i primi, evidenti punti di contatto tra questa seconda stagione, la precedente e 400 Days. Collegamenti azzeccati, che sottolineano ancora una volta la straordinaria abilità degli sceneggiatori di Telltale e vanno a pescare i giusti elementi dal passato di Clementine. Il tutto mentre, allo stesso tempo, il fan della serie si ritrova ignaro davanti a un treno di emozioni e circostanze che sta per travolgerlo e che, manco a dirlo, è veramente difficile da evitare.

Tanto che alla fine si rimane travolti per davvero, con un epilogo che lascia a bocca aperta e tantissima voglia di vedere quella che, a tantissimi lettori di The Walking Dead (me compreso), sembra un’intrigante svolta “fumettistica” nella serie di Telltale. Anche perché il richiamo è di quelli che fanno venire la pelle d’oca e, per quello che si è visto durante questo episodio, il potenziale sembra davvero enorme. Anche e soprattutto perché, dopo un episodio così teso con dei personaggi tutto sommato “normali”, tre episodi con gli standard del fumetto rischiano di mettere davvero in pericolo la tenuta del cuore.

Ho giocato A House Divided su PC, grazie a un season pass fornito un paio di mesi fa da Telltale Games, completandolo nel giro di un paio d’ore. Ho giocato con il pad, e non ho riscontrato bug, rallentamenti o problemi di sorta. PC master race.E, tra l’altro, davvero: se raggiungono gli standard del fumetto mi faccio prescrivere qualche medicina. Già in questo episodio c’avevo continuamente la sensazione che sarebbe finita malissimo, altro che “la protagonista è una bambina, figurati se muore”. Spoiler?

Voto: 9

Old! #53 – Marzo 1974

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Librodrome #45 - Level Up!

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