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I Simpson e la politica americana

I Simpson e la politica americana

I Simpson hanno ormai ha scavallato i trent’anni, e, nonostante abbiano da tempo perso lo smalto delle stagioni migliori, in cui erano graffianti, irriverenti e impertinenti, non hanno mai smesso di prendere di mira la politica americana e tutto ciò che vi ruota intorno. Citare ogni singolo riferimento politico all’interno della serie sarebbe un’impresa eccessivamente proibitiva; oltre al fatto che si tratta appunto di un’opera composta da un numero enorme di episodi, alcuni riferimenti sono poco significativi – come quell’episodio ormai celebre in cui la Lisa Simpson del futuro diventa Presidente degli Stati Uniti – quindi citerò solo gli episodi, in ordine cronologico, con una chiara ed evidente impronta politica.

Due macchine in ogni garage, tre occhi in ogni pesce (2x04): l’inquinamento provocato dalla centrale nucleare causa la mutazione genetica di un pesce, a cui spunta un terzo occhio; per evitare di finire nei guai, il signor Burns si candida a Governatore, salvo poi perdere clamorosamente dopo essersi rifiutato di mangiare quel pesce durante una cena a casa Simpson trasmessa in diretta TV.

Il signor Lisa va a Washington (3x02): Lisa partecipa ad un concorso per il miglior tema patriottico arrivando in finale. Una volta arrivata a Washington con la sua famiglia, vede un deputato accettare una tangente, cosa che la porterà a denunciare pubblicamente l’episodio durante la finale del concorso. L’arresto in tempo record del deputato coinvolto, farà riguadagnare a Lisa nuovamente fiducia nella democrazia.

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Occhio per occhio, dente per dente (4x17): Homer diventa il capo del sindacato dei lavoratori della centrale nucleare e cerca di far riavere a lui e ai suoi colleghi la convenzione odontoiatrica, revocata con l’inganno dal signor Burns.

Telespalla Bob Roberts (6x05): Per vendicarsi della famiglia Simpson, Telespalla Bob sfida Quimby per ottenere la carica di Sindaco. Bart e Lisa scoprono che Bob ha vinto in maniera disonesta, truccando i voti a suo favore con l’inserimento nelle liste elettorali di cittadini ormai defunti.

Due pessimi vicini di casa (7x13): L’ex Presidente George Bush si trasferisce a Springfield, di fronte alla casa dei Simpson. Dopo aver dato a Bart una sculacciata in seguito a una marachella, Homer e Bush entrano in guerra, fino a quando l’ex Presidente non deciderà di lasciare la città, con la soddisfazione di Homer.

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Tanto Apu per niente (7x23): Il Sindaco Quimby propone un referendum per il rimpatrio dei clandestini. Apu sembra destinato a dover lasciare il paese, salvo poi ottenere la cittadinanza grazie all’aiuto di Homer.

La paura fa novanta VII (8x01): Nel terzo episodio dello speciale di Halloween, Cittadino Kang, gli alieni Kang e Kodos si sostituiscono ai candidati alla presidenza degli Stati Uniti, Bill Clinton e Bob Dole. Homer tenta di avvertire la popolazione, ma non riesce a impedire agli alieni di conquistare il pianeta.

Homer contro il 18º emendamento (8x18): A seguito della nuova legge sul proibizionismo a Springfield, Homer inizia a produrre alcolici sotto lo pseudonimo di “Barone Birra”.

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La famiglia cartridge (9x05): Homer acquista una pistola, causando l’ira di Marge. Dopo essersi riappacificato con la moglie, Homer le affiderà l’arma, e Marge la terrà nascosta invece di gettarla, anche lei inebriata dal fascino delle armi da fuoco.

Guai da un trilione di dollari (9x20): Homer, nei guai con il fisco, collabora con il governo per recuperare una banconota da un trilione di dollari appartenente al signor Burns. Il miliardario fuggirà a Cuba con Homer e Smithers chiedendo aiuto a Fidel Castro, che si approprierà della banconota.

Un clown va a Washington (14x14): La famiglia Simpson chiede a Krusty di candidarsi al Congresso per far approvare una legge che dirotta il traffico aereo lontano da casa loro.

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Alla faccia della bandiera (15x21): Dopo aver accidentalmente profanato la bandiera americana, Bart e la sua famiglia vengono arrestati e accusati di odiare gli Stati Uniti. I Simpson scapperanno da Alcatraz, in cui erano rinchiusi, per finire prima a Parigi e rientrare poi in America come immigrati.

Arrivando in Homerica (20x21): I cittadini di Ogdenville si trasferiscono in massa a Springfield in cerca di lavoro a seguito della chiusura della fabbrica cittadina. Questo crea tensioni negli springfildiani, che decidono di bandire gli ogdenvillesi dalla città e di costruire un muro per impedirgli di rientrare. Alla fine le due “fazioni” superano le ostilità e tornano a vivere in armonia sullo stesso territorio.

In questi episodi, I Simpson hanno toccato praticamente tutti i temi e gli aspetti politicamente e socialmente più importanti, alcuni prettamente riconducibili alla società americana come il proibizionismo e la facilità d’accesso alle armi da fuoco, altri più generici come la corruzione, la manipolazione della comunicazione politica, i diritti dei lavoratori e l’immigrazione. L’episodio con protagonista Bush, è invece una semplice “vendetta” nei suoi confronti, dato che proprio l’ex Presidente aveva aspramente criticato la creatura di Matt Groening, indicandola come una pessima rappresentazione della famiglia americana. La politica americana è stata in seguito preso di mira da altre celebri serie animate come I Griffin, American Dad e South Park.

Questo articolo fa parte della Cover Story dedicata alla dimensione politica nei videogiochi (e non solo), che potete trovare riassunta a questo indirizzo.

Aprile 2001: Valanga Nintendo | Old!

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