Outcazzari

Old! #240 – Gennaio 1988

Old! #240 – Gennaio 1988

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

L’8 gennaio 1988 si manifesta in sala giochi Super Contra, secondo episodio della serie a base d’azione, sparatorie, piattaforme, muscoli e alieni targata Konami. Dalla prima uscita vengono conservati il multiplayer cooperativo per due giocatori e la struttura a scorrimento orizzontale, ma le fasi in pseudo-3D vengono abbandonate in favore di sezioni a scorrimento verticale con visuale dall’alto. Così come il primo episodio, il gioco verrà convertito su Famicom/NES e verrà trasformato in seconda uscita della serie Probotector per la versione occidentale. Super Contra arriverà però anche su Amiga e PC, con conversioni basate sul coin-op, e nei decenni a venire verrà incluso in raccolte e riedizioni assortite. Non mancheranno seguiti a strafottere, fra cui il clamoroso Contra III: The Alien Wars per Super Nintendo.

Il 15 gennaio 1988, invece, ben due anni abbondanti dopo l’uscita nipponica su Famicom Disk System, arriva dalle nostre parti Metroid per NES. Oltre che primo capitolo di una serie che andrà avanti ancora quarant’anni dopo, è sostanzialmente il vero capostipite di tutto il filone definito metroidvania e propone una struttura per l’epoca forse non unica, ma certo rara: mappa aperta, tonnellate di segreti da scoprire ed esplorazione libera, per quanto delimitata dai paletti dei potenziamenti da scovare. Aggiungiamoci che, come da tradizione del periodo, Metroid non ti guida per mano e ti piglia a calci nelle gengive dal primo istante e il senso di perdizione in un mondo alieno si fa clamoroso. Parecchi anni dopo, verrà ripubblicato nella Classic NES Series su Game Boy Advance e su svariate Virtual Console, ma uscirà anche un remake per GBA intitolato Metroid: Zero Mission. Chiacchierai dell’originale in un vecchio Outcast Magazine.

Infine, si segnala l’uscita su tutti i formati possibili e immaginabili di Impossible Mission II, seguito del classico di Dennis Caswell che ripropone le dinamiche action/adventure del primo episodio, aumentando però la varietà dei robot nemici e degli strumenti tecnologici utilizzabili dal protagonista. Criticato per la mancanza di grandi innovazioni, il gioco viene comunque accolto positivamente per le sue innegabili qualità e la serie vedrà diversi anni dopo una terza uscita in esclusiva su Amiga: Impossible Mission 2025.

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