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Old! #224 – Settembre 1987

Old! #224 – Settembre 1987

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

Il 7 settembre del 1987 vede la pubblicazione di Knightmare su vari computer a 8 e 16 bit. Si tratta del secondo videogioco a portare quel titolo (dopo lo sparatutto a scorrimento verticale di Konami per MSX) ed è ispirato all’omonimo programma televisivo britannico, un gioco/show d’avventura che piazza quattro bambini in un un set medievale, con una sorta di dungeon master che li guida alla scoperta di enigmi e ostacoli vari. Nel gioco, accolto abbastanza positivamente nonostante la difficoltà esagerata, ci si ritrova intrappolati in un dungeon e bisogna cavarsela risolvendo enigmi e dandosi alla magia. Quattro anni dopo, Mindscape pubblicherà un altro Knightmare basato sulla trasmissione televisiva, sviluppato dal veterano Tony Crowther (Bombuzal, Phobia, Normality) e accolto con maggior favore.

Il 18 settembre, invece, arriva in Europa, con due anni di ritardo rispetto al più o meno equivalente Sega Mark III nipponico, il Sega Master System. Surclassato dal NES in Giappone e negli Stati Uniti, il Master System troverà terreno più fertile dalle nostre parti, conquistandosi una buona fetta di mercato e rivelandosi un avversario ben più dignitoso, al punto che – roba mai vista – alcuni studi europei pubblicheranno giochi sulla macchina Sega e li convertiranno su quella Nintendo solo in un secondo tempo. Oltre a vendere benissimo anche in Brasile per decenni (nel 2015 terrà ancora testa a PlayStation 2!), il Master System, pur nella sua sconfitta rovinosa, si rivelerà importante anche negli USA, perché permetterà a Sega di creare le basi, produttive, distributive, organizzative, tramite cui lanciare una miracolosa rimonta di mercato con il Genesis/Mega Drive.

Al lancio europeo, il Master System si presenta con in cartucciera una lineup di tutto rispetto: Action Fighter, Black Belt, Choplifter, Fantasy Zone, Hang-On, Transbot e World Grand Prix. Negli anni a venire, ovviamente, giocheranno un ruolo fondamentale le conversioni dei principali titoli arcade di Sega, ma anche diverse produzioni originali come il primo Phantasy Star o le edizioni "ridotte" di capisaldi come i vari Sonic. La console, i cui giochi vengono pubblicati su cartuccia e card, vedrà un fiorire di periferiche, fra cui si contano il joystick più o meno in stile sala giochi, la pistola ottica Light Phaser, ispirata a quella di Zillion, e gli avveniristici (e francamente spettacolari, rispetto a certe porcherie rossoblu di cartone) occhiali per il 3D. Al lancio, fra l'altro, la macchina include in memoria Snail Maze, un simpatico gioco di labirinti in cui si controlla una piccola lumaca, che non verrà mai distribuito in altre forme, se non per mano di appassionati. Col passare degli anni e delle revisioni hardware, il gioco in memoria verrà sostituito da altri titoli pubblicati su cartuccia o card, per esempio Hang-On, Alex Kidd in Miracle World e Sonic the Hedgehog.

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