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Gennaio 1993: Su Mega Drive ci si mena, su Super Nintendo si sfreccia | Old!

Gennaio 1993: Su Mega Drive ci si mena, su Super Nintendo si sfreccia | Old!

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da trent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Ottanta, Novanta, Zero e Dieci. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

Il 16 gennaio del 1993, arriva sui Mega Drive europei quel capolavoruccio di Streets of Rage 2, che potenzia praticamente tutto rispetto al primissimo episodio, migliorando esponenzialmente la grafica e raffinando il sistema di gioco (ma rinunciando alle combo cooperative, va detto). Qui un vecchio ricordo di Vincenzo Ercole.

Qualche giorno dopo, i Super Nintendo delle nostre parti rispondono con due pezzi da Novanta. Uno è Super Mario Kart, che segna l’esordio al volante di Mario e compagni in un gioco di guida spettacolare, densissimo di contenuti, micidiale in multiplayer e che mette in mostra la potenza della macchina Nintendo. Super Mario Kart magari non inventa ma di sicuro cristallizza il filone dei videogiochi di kart e genera una serie con cui tutti gli sviluppatori di racing game arcade dovranno confrontarsi, oltre che il campione d’incassi più affidabile per Nintendo nei decenni a venire. Qui il ricordo di Lorenzo Antonelli.

L’altra bombetta è Pilotwings, simulatore di volo ad alta dose di Mode 7 che ci pone ai comandi di biplani, paracaduti, jet pack e deltaplani, impegnati a superare una serie di sfide. Il piacere del volo, la magia di un’atmosfera rarefatta, un gioco che magari non avrà il successo di quello qua sopra ma resterà comunque nel cuore di molti e genererà un paio di seguiti. Qua il ricordo di Gregory Raffa.

Tra l’altro, sempre il 21 gennaio arriva sui Super Nintendo europei un altro simulatore di volo, sicuramente meno noto: Blazing Skies. Nato in Giappone come Sky Mission e ribrandizzato in America come Wings 2: Aces High per agganciarsi alla popolarità del gioiello di Cinemaware per Amiga, Blazing Skies ci piazza ai comandi di biplani britannici impegnati ad affrontare l’aviazione tedesca nei cieli francesi della Prima Guerra Mondiale. Il fascino di poter combattere contro il Barone Rosso e la veste grafica notevole portano a casa il risultato, nonostante un gheimplei traballante.

In tutto questo, il NES non sta a guardare e ci offre la versione europea di Mega Man 4. Il gioco segue bene o male la formula dei precedenti ma introduce una novità significativa con il Mega Buster, un colpo con il cannone a braccio che è possibile caricare tenendo premuto il tasto dello sparo. Torna il cane Rush da Mega Man 3 e fa la sua prima apparizione il personaggio di Eddie.

Chiudiamo il mese con Super Mario Land 2: 6 Golden Coins, che invade i Game Boy europei portando in dote una veste grafica superba e di gran lunga superiore a quella del primo episodio, un approccio strutturale “figlio” delle ultime uscite mariesche casalinghe, un sacco di idee brillanti e l’introduzione del personaggio di Wario, che nell’episodio successivo passerà da antagonista a protagonista della serie. Qui il Racconto dall’ospizio di Stanlio Kubrick e invece qua il Retroutcast dedicato.

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