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Gennaio 2000: Fra passato e futuro | Old!

Gennaio 2000: Fra passato e futuro | Old!

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

Gennaio del 2000 è un mese piuttosto calmo in ambito videoludico, un po' per il periodo post-natalizio, storicamente e comprensibilmente privo di botti, un po' perché siamo più o meno alla vigilia dell'arrivo di PlayStation 2, previsto appena due mesi dopo. E infatti c'è un gran chiacchierare della lineup iniziale, con una bella pioggia di dettagli e immagini dai pezzi grossi Ridge Racer V e Tekken Tag Tournament. E qui potremmo aprire una parentesi su come due serie fondamentali della prima PlayStation diventeranno poi sostanzialmente irrilevanti. Ma non apriamola. Diciamo, invece, che Oddworld Inhabitants annuncia Oddworld: Munch's Oddysee come esclusiva per la console Sony... anche se poi il gioco farà il ribaltone e diventerà invece esclusiva Xbox. E a proposito di altre console, c'è anche il contro-marketing di Nintendo, che annuncia di stare mirando a Natale 2000 per il lancio della sua nuova macchina, ancora parecchio misteriosa: si sa solo che il nome in codice è Dolphin e che conterrà un chip IBM chiamato Gecko.

Il 28 gennaio 2000, un anno e spiccioli dopo l’uscita giapponese, si manifesta dalle nostre parti Dragon Quest Monsters, che in Europa recupera il titolo originale, mentre negli USA il franchise Enix è ancora noto come Dragon Warrior. Indicato come gioco per Game Boy Color ma comunque utilizzabile anche su Game Boy liscio, il gioco racconta le avventure da bambini di Terry e Milly, due personaggi di Dragon Quest VI, ed è sostanzialmente una rilettura di Pokémon che tenta di proporre maggior profondità nella fase di allevamento dei mostri. Ottimo successo di critica e pubblico, Dragon Quest Monsters godrà di remake e riedizioni su PlayStation, 3DS e iOS, purtroppo tutte confinate al Giappone, e darà vita a una vera e propria sotto-serie capace di resistere allo scorrere di due decenni.

Ma il botto del mese, anch'esso a calendario per il 28 gennaio, è chiaramente l'arrivo in Europa di Gran Turismo 2, secondo episodio della serie nata due anni prima e ultimo grande fuoco d'artificio di PlayStation prima dell'arrivo del monolito nero. Come seguito, propone soprattutto un passo avanti "quantitativo", con un numero esagerato di vetture, circuiti e competizioni, ma si notano comunque anche rifiniture significative al sistema di frenata e al corredo di opzioni. Il gioco riscuote un successo tonante di pubblico e critica, confermando l'importanza della serie per Sony, anche in vista del cambio generazionale. E anche qui si potrebbe aprire una parentesi su come quell'importanza reggerà al passare dei decenni, ma non apriamola.

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