Outcazzari

Fibble, la palla di pongo dallo spazio

Si può non amare una palla di pongo arancione con le braccia che viene dallo spazio? Si, si può, specie se la palla di pongo è grossa quanto una noce, ti guarda con gli occhioni da cerbiatto e passa il suo tempo a rotolare e ad abbracciare contenta i suoi compagni di merende, che dalla loro non ne possono proprio più e non vedono l’ora di lanciarla, spostarla e spararla il più lontano possibile. L’alieno Fibble è un naufrago spaziale, il suo disco volante si è rotto o, più probabilmente, è stato sabotato e lui si è ritrovato in questo pianeta strano, chiamato “casa mia”, pieno di oggetti giganteschi e piste per le biglie su cui rotolare. Per aiutarlo a tornare da dove è venuto serve lanciarlo, tipo fionda, lungo queste piste, raccogliendo nel frattempo stelle e stelline e sfruttando i suoi amici per superare ostacoli, scalare rampe troppo ripide e cambiare direzione.

http://youtu.be/VSNTEXAUHWE

Un puzzle game, insomma, sulla falsa riga di Angry Birds, ma anche di uno Spy Mouse o un qualunque Cat Physics di Donut Games, con il duplice binario dei livelli da completare per finire il gioco e le medaglie da prendere completando i livelli facendo tanti, ma tanti punti. Crytek scende in campo per cercare di surfare l’onda lunga dei “giochini per tutti” su mobile, ma diciamolo subito: non ce la fa, almeno non fino in fondo. Fibble è carino, abbastanza divertente, ma tutto sommato banalotto e senza veri guizzi. I livelli sono pochi e per la maggior parte si risolvono col massimo punteggio in una manciata di tentativi: alla fine c’è da far rotolare una biglia su una pista che, nonostante qualche intersezione e qualche salto, quella è. Il tempismo richiesto per attivare spinte, salti e via dicendo non è gran cosa e anche il tentativo di aggiungere un po’ di sale chiedendo al giocatore di collocare i compagni di Fibble sulla mappa funziona male, risultando le scelte fondamentalmente obbligate e piuttosto chiare fin da subito.

Scordatevi, insomma, di ripetere lo stesso livello millemila volte, fosse solo per limare il punteggio e raggiungere la perfezione: la strada da percorrere è quella, le stelle da raccogliere per fare punti sono quelle e per fare il perfect c’è fondamentalmente una e una sola strada, e la si azzecca in genere subito, tranne verso la fine del gioco. Di Fibble si salva l’estetica, nel senso puramente tecnico: la grafica è estremamente curata e varia, il gioco è ambientato nei vari spazi di una casa e con molta ironia e creatività rimanda un po’ ai vecchi Micromachines, con piste che si snodano tra spazzole e giocattoli, lavandini e piatti sporchi, con pedane, respingenti e luci che sembrano quelle di un flipper e un aspetto generale molto fumettoso. Il motore grafico è utlizzato con eccellenti risultati anche per le scene di intermezzo attraverso cui si snoda lo scarno racconto, e risulta fluido quasi sempre anche su un 3GS messo male. Di contro, il gioco carica un sacco, anche solo per tornare al menu di selezione dei livelli, e questo, per un gioco che vuole essere un mordi-e-fuggi tutto immediatezza e semplicità, non va tanto bene.

Insomma, Crytek ha provato a piazzare il suo Angry Birds, ma la verità è che quegli uccellacci la sanno lunga e Fibble è solo una palla di pongo arancione. Certo, se non ne potete più di piccioni e maiali, il giochino di Crytek merita un’occhiata, se non altro per la grafica davvero bella, ma attenzione, perché a quel prezzo c’è in giro di meglio, non necessariamente targato Rovio.

Voto: 7
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