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Angel è molto di più di un semplice spin-off

Angel è molto di più di un semplice spin-off

Oggi abbiamo una tale quantità industriale di serie TV che il termine spin-off è più o meno noto a tutti. Si tratta (giusto per quei due o tre che non lo sapessero) di quelle serie parallele nate dalla “costola” della principale, generalmente basata su uno o più personaggi del suo cast che ne diventano - in questo caso - protagonisti. Ma gli spin-off erano presenti molto prima della diffusione capillare delle odierne serie TV, è un concetto che risale a molti anni prima, quando i serial non erano ancora un fenomeno di massa come lo sono oggi, e viaggiavano mediamente fra i ventidue e ventiquattro episodi a stagione.

Tanto per fare qualche esempio noto, Mork & Mindy nacque da Happy Days, Xena esiste grazie ad Hercules e persino Friends tentò in qualche modo di prolungare la propria vita con lo sfortunato Joey.

Le cose andarono decisamente meglio a Buffy (a proposito: ne ho scritto qui), che al termine della terza stagione vide uscire di scena il personaggio di Angel, che sarebbe diventato protagonista di una propria serie televisiva eponima.

Se Buffy aveva inizialmente un’impronta quasi da teen comedy in salsa horror – le cose sarebbero poi mutate nel corso delle varie stagioni – la direzione che Angel voleva intraprendere era chiara sin da subito: niente ironia, niente leggerezza, ma toni marcatamente cupi e maturi.

D’altronde, era proprio il personaggio di Angel a sposarsi perfettamente con la linea scelta per la serie: un tempo fra i vampiri più terribili e sanguinari, Angelus era stato maledetto da una zingara che aveva perso un famigliare a causa sua. La maledizione era in realtà una terribile vendetta: ad Angelus venne restituita l’anima, cosa che provocò nel vampiro un terribile tormento interiore a causa delle atrocità commesse. Da allora, abbandonata la via del male e l’abitudine di nutrirsi di sangue umano, il vampiro, che cambiò il proprio “nome d’arte” da Angelus a Angel, decise di utilizzare le proprie abilità per combattere le forze oscure e aiutare più persone possibili, in modo da espiare parzialmente le proprie colpe. Se in Buffy la figura di Angel “muta” spesso, passando inizialmente da una sorta di guida per la cacciatrice per poi diventarne l’amore romantico e - successivamente - avversario a seguito della perdita dell’anima, dopo essere tornato in vita nella terza stagione e aver ripreso la propria posizione fra i buoni, il personaggio abbandona la serie madre dopo aver realizzato che la sua relazione con Buffy sarebbe stata troppo pericolosa.

Proprio da questo presupposto nasce Angel, cioè dalla volontà di raccontare la natura intrinsecamente oscura e intimista del protagonista, sempre in bilico fra la figura di eroe dannato in cerca di redenzione e creatura demoniaca che, per sua stessa natura, non sarà mai completamente libera dal male; perennemente tormentata e quasi condannata alla solitudine e all’infelicità sia come sorta di punizione sia come rinuncia obbligata, visto che un solo momento di felicità causerebbe la perdita dell’anima e il ritorno al male, come già raccontato nella seconda stagione di Buffy. Il vampiro, una volta lasciata Sunnydale per trasferirsi – neanche a dirlo – a Los Angeles, fonda la Angel Investigations, agenzia di investigazioni che si occupa di “casi particolari” legati a fenomeni demoniaci e paranormali. La prima stagione aveva quasi la struttura di un procedurale, col caso settimanale da risolvere e, sullo sfondo, l’ombra della Wolfram & Hart, potente studio legale che ha fra i principali clienti proprio demoni, vampiri e chi più ne ha e più ne metta. Ad aiutare Angel, due vecchie conoscenze: Cordelia Chase e l’ex osservatore Wesley Windham-Price, ai quali poi, a completamento della squadra, si uniranno la scienziata Wynifred “Fred” Burkle e il cacciatore di demoni freelance Charles Gunn. Lo studio legale e i suoi componenti rimarranno l’avversario principale di tutte le cinque stagioni di Angel, dove non mancheranno ulteriori grattacapi per il vampiro e la sua squadra, fra cui il cacciatore di vampiri Daniel Holtz, una terrificante creatura nota come La Bestia e la divinità oscura Jasmine.

Dopo la prima stagione, i toni di Angel diventano ancora più oscuri e maturi, e soprattutto si entra spesso nel merito del passato del vampiro e dei crimini commessi a suo tempo, con lo stesso Angel che in diverse occasioni riabbraccerà, seppur limitatamente, il proprio lato oscuro, prima con alcune scelte decisamente scioccanti (come quella di non aiutare gli avvocati della Wolfram & Hart durante un party che li vedrà massacrati da due vecchie conoscenze di Angel, Darla e Drusilla), e poi tornando nuovamente a vestire i panni della sua controparte malvagia Angelus nella quarta stagione. Nonostante non manchino occasioni di redenzione per il vampiro, a partire dalla profezia Shanshu che lo vorrebbe in futuro nuovamente umano per poi passare dalla possibilità di avere una vita quasi normale grazie alla relazione con Cordelia e all’incredibile nascita di un figlio, Connor, partorito da Darla dopo una fugace notte di passione con lui, si tratta sempre di momenti temporanei, a sottolineare costantemente un’incancellabile dannazione eterna del personaggio.

Esattamente come in Buffy, anche i personaggi di Angel si evolvono durante tutte le cinque stagioni, cambiando completamente rispetto agli inizi: Cordelia acquisisce la possibilità di vedere i pericoli prima che accadano tramite delle visioni mistiche ereditate da Doyle (un demone dalle sembianze umane presente nelle prime puntate della prima serie, poi “eliminato” a causa del licenziamento dell’attore che lo interpretava, Glenn Quinn, dedito all’abuso di alcool e droghe sul set) per poi diventare parzialmente un demone. Wesley, che in Buffy era praticamente una macchietta, subisce una profonda mutazione sia nel fisico che nel carattere, diventando un personaggio quasi duro. Fred diventa la reincarnazione dell’antico demone Illyria e Gunn, da fiero cacciatore di vampiri, fa la conoscenza con il proprio lato oscuro.

Nonostante i toni distanti delle due serie, i legami fra Buffy e Angel rimangono profondi: non mancano alcuni episodi crossover e diversi personaggi di Buffy parteciparono ad alcuni episodi di Angel, a volte come ospiti (ad esempio Faith, con cui Angel affronterà nuovamente il tema della redenzione) e altre come veri e propri ingressi nel cast principale (come Spike, che dopo essersi sacrificato nel finale di Buffy, tornerà in vita nell’ultima stagione di Angel come nuovo membro dell’agenzia investigativa, nonostante la sempreverde rivalità fra i due).

Avendo amato follemente Buffy, non potevo non annoverare Angel fra le mie serie preferite di sempre. Esattamente come per la serie madre – e più in generale come per tutte le serie del periodo che va dalla metà degli anni Novanta all’inizio dei primi Duemila – ho dovuto seguire la schizofrenica programmazione della TV generalista, che ad Angel aveva riservato inizialmente il palinsesto notturno (il che comprendeva spesso orari sballati con conseguenti “tagli” durante la registrazione delle puntate, mannaggia a loro). La serie sarebbe stata successivamente trasmessa per intero - e a orari più umani -) anni dopo su Rai 4, quando l’avevo ormai reperita tutta in DVD.

A differenza di Buffy, che ha avuto un finale di serie più o meno definitivo, Angel si concludeva con un cliffhanger in cui i membri residui della squadra si preparavano ad affrontare un demoniaco esercito che presagiva l’arrivo dell’Apocalisse. Da lì la corsa di Angel è proseguita sotto forma di fumetto, ma personalmente ho scelto di tenere fede solamente alla versione televisiva.

In occasione del ventennale della serie, nel 2019, il cast principale si è riunito annunciando, per bocca dello stesso protagonista David Boreanaz “progetti in corso”, ma, al di là di queste dichiarazioni non ci sono mai stati annunci ufficiali o notizie concrete al proposito.

Lo so che, esattamente come sarà per Buffy, anche Angel tornerà prima o poi in una nuova versione moderna, pensata per le nuove generazioni, ma per me, e per molti altri, la serie sarà sempre quella originale, con buona pace di chi si ostina a riproporre film e serie che – come in questo caso – restano profondamente connesse al periodo della messa in onda originale. Per chi volesse farsi un giro, Angel è interamente disponibile su Disney+.

Questo articolo fa parte della Cover Story dedicata ai vampiri, che trovate riassunta a questo indirizzo.

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