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Purrfect Date, ovvero cosa non giocare a Natale coi parenti

Purrfect Date, ovvero cosa non giocare a Natale coi parenti

In viaggio di nozze ho giocato a Hatoful Boyfriend, un geniale dating simulator nel quale l'obiettivo è "tacchinare" i romantici studenti di una bizzarra scuola, dove per qualche motivo tutti sono dei piccioni, tranne la protagonista. Sì, è assurdo come sembra e sì, è bellissimo. Il fatto è che ci ho giocato in aereo, accanto a una signora che sbirciava con crescente preoccupazione i contenuti del mio monitor. Come reagireste se il vostro compagno di volo flirtasse con delle tortore digitali? Ecco.

Fast forward a questo Natale. Visto che sono l'esperto di romanticismo animale di Outcast, il buon giopep mi passa Purrfect Date, un dating simulator che ricalca la formula di Hatoful Boyfriend, sostituendo i pennuti con degli ammiccanti felini. L'antefatto: siamo dei neolaureati che vengono assunti da un eccentrico professore per condurre degli studi su un'isola misteriosa e piena di gatti. Dopo la prima notte, ci svegliamo nel mezzo della foresta, circondati da un gruppo di gatti che per qualche motivo assurdo sembrano parlare la nostra lingua...

Il momento di imbarazzo è arrivato al tavolo della cucina, mentre la mamma di mia moglie Marta cucinava il cenone. Mio suocero, incuriosito dal mio monitor, si avvicina e mi chiede: "A cosa stai giocando?"

Panico. E ora cosa rispondo?

Mi sono visto davanti agli occhi le quattro risposte possibili, come in un'avventura punta e clicca di LucasArts:

  1. Sì, guarda, in pratica è un gioco dove cerchi di sedurre dei gatti su un'isola semideserta. Ma c'è anche una trama molto intrigante, eh!
  2. Sto fantasticando sul fatto di ubriacarmi di notte con questo gatto che sembra Romeo degli Aristogatti, ma lo sto facendo per lavoro! Giuro! Scrivo su Outcast! Ringcast Merda!
  3. Si tratta di fine dating simulator, che sfrutta il pretesto di volersi scopare dei gatti per raccontare una storia fatta di misteri e profonde sfumature psicologiche. Avanguardia!
  4. No, niente, mi hanno girato un video bizzarro sui gatti.

Ho scelto il quieto vivere e la quarta opzione, ma vai a sapere. Magari tra i parenti di mia moglie si è diffusa la voce che Fabio ha il fetish dei gatti. In ogni caso, al netto delle figure da furry che rischiate di fare giocandoci in pubblico, Purrfect Date è delizioso, anche se vi piacciono i cani (wink wink).

In superficie è un dating simulator, ma sotto sotto è una visual novel strana, a tratti inquietante, che riesce sempre a strappare un sorriso con il suo squisito mix di mistero e bizzarria senza frontiere. Proprio come Hatoful Boyfriend, insomma, ma senza il brivido della prima volta. Ed è proprio questo, volendo, il principale difetto di Purrfect Date: un gioco così esiste già, anche se con animali e premesse diverse, e l'effetto sorpresa ne risente. Detto questo, se vi piacciono le stranezze ludiche, gli esperimenti narrativi e l'ambiguità sessuale interspecie, Purrfect Date è un gioco che vi farà dire "Miao".

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Ho giocato a Purrfect Date con un codice Steam ricevuto dallo sviluppatore, durante le vacanze di Natale, a casa dei suoceri. Ho giocato tra un pisolino e l'altro, prevalentemente coi postumi, affrontando più volte l'avventura per sbloccare buona parte dei finali possibili. Per chi vuole scoprire tutti i segreti del gioco, ci sono ore e ore di bizzarrie feline da leggere!

Ti sei preso la mia anima, Cuphead. E io sono stato ben felice di consegnartela

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Old! #239 – Gennaio 1978

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