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Sleeping Dogs: infiltrati a Hong Kong, come Tony Leung

Sleeping Dogs è un videogioco con una storia un po’ travagliata alle spalle. Nasce come True Crime: Hong Kong, terzo episodio della serie True Crime prodotta da Activision (i primi due erano erano ambientati LA e a NY e risalgono rispettivamente al 2003 e al 2005) e poi abbandonata nel 2010 perché l’azienda non vedeva alti margini di guadagno in un titolo del genere. Nel 2011 il gioco è stato acquistato in blocco da Square Enix, che ne ha praticamente completato lo sviluppo in collaborazione con lo stesso team che lo aveva avviato, United Front Games, e ne ha cambiato il nome, non avendo acquisito i diritti per il brand True Crime. Sono cose che succedono...

Sleeping Dogs è un free roaming ambientato nella città di Hong Kong. Il protagonista è Wei Shen, detective della polizia locale infiltrato nella Triade. La trama è il solito pretesto per dare personalità a una città, in questo caso una Hong Kong riprodotta nell’atmosfera dei vicoli zozzi e dei quartieri business, e alle poliedriche capacità del protagonista. Nelle vesti di inviata per Outcast, ho avuto l’occasione di provare in anteprima il gioco presso gli uffici di Koch Media assieme ad altri colleghi, ciascuno con la propria console e uno schermo che, argh... per distrazione mi son piazzata a “distanza monitor” davanti allo schermo più grande disponibile (un 32 o 36 pollici), col risultato di uscirne seriamente stomacata. Segnatelo: la RuMi soffre di motion sickness. Me lo segno anche io per la prossima volta.

Mi è stata data la possibilità di gironzolare per le vie e le tangenziali di Hong Kong, con una serie di missioni da svolgere in modo da poter comprendere meglio le dinamiche del gioco: non sono riuscita a fare proprio tutto (con alcuni momenti della serie “ma è un problema mio o è solo perché il gioco è ancora in fase di test?”), ma alla fine, escludendo un fantomatico inseguimento in furgoncino che proprio non ho visto manco con la lanterna, ho giocato per un’oretta e mezza nella Hong Kong più sozza e malfamata del mondo console, facendo favori ad amiche, menando truzzi e sorseggiando the. Non ho avuto l’impressione che Sleeping Dogs integrasse qualche novità particolare nel gameplay che caratterizza questo fecondo filone di giochi “dell’azione e del free roaming”: vai, accetti missioni, le porti a termine, guadagni soldi e trofei, cambi vestiti, rubi auto, moto, barche, guidi, nuoti, segui la trama e te ne allontani, picchi, spari, ti pigli la libertà di guidare contromano, di malmenare una ragazza per rubarle la borsetta per il gusto di sentir una sirena in lontananza e veder arrivare l’ambulanza prima della polizia. Nulla di nuovo sotto il sole, se non l’ambientazione che ha carattere e porta con sé quel fascino orientale contaminato che Hong Kong conserva ancora, dopo il ritiro dei britannici dal suo territorio. Ed è anche per questo motivo che si guida a destra. Che la corsia giusta è quella di sinistra. E che se ti schianti in un frontale perché per un attimo ti sei distratta e sei finita nella corsia di destra, la macchina funziona lo stesso. Problemi di senso di marcia a parte, il sistema di guida è sembrato poco fluido e lo spostamento tra una zona e l’altra della città  comunque impegnativo e lento, anche perché il navigatore interno (quello che dal monitor della mappa consiglia la strada da percorrere) elabora dei percorsi po’ troppo arzigogolati.

In Sleeping Dogs anche la violenza ha la sua parte e, visto il contorno tutto anatra arrosto e involtini primavera, le arti marziali non potevano che essere il motore delle guerre tra le bande della mafia locale. Nei (non pochi) scontri fatti fra i vicoli urfidi, fracassi teste, spezzi schiene e gambe, tiri calci con cattiveria, sbatti tamarri cinesi contro il muro causando non poche lesioni interne... insomma, un macello. E come in ogni free roaming che si rispetti, il registro si sposta spesso dalla verosimiglianza dell’ambientazione alla caratterizzazione di alcuni momenti che ci accompagneranno per tutto il gioco: in Sleeping Dogs ci sono i baracchini per mangiare e bere, dove si recuperano le energie e potenziamenti per la lotta, i negozi per acquistare bei vestiti, i locali per  massaggi con la donnina che ci aspetta fuori per “potenziarci ancora un po’”, e i tempietti dove accendere gli incensini e rendere grazie alla divinità.

Sleeping Dogs sarà lanciato nei negozi italiani il 31 agosto per PC, XBox 360 e PS3. il lancio internazionale sarà invece il 17). Per prepararvi all’esperienza, vi raccomando la visione dei film della bella trilogia Infernal Affairs, interpretata dagli strepitosi Tony Leung e Andy Lau e ambientata proprio a Hong Kong. Giusto per completare l’excursus cinematografico, potreste anche concludere gli studi con The Departed di Martin Scorsese (film ispirato proprio dalla trilogia orientale).

[Nello scrivere questo pezzo RuMiKa è stata sollevata dalle fatiche del corpo e dello spirito dalle note di Brad Meldhau - Day is Done]

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