Outcazzari

Pigri ma belli

Pigri ma belli

Lavoro nell’edilizia, e dopo tanti anni ho imparato a diffidare degli operai che sono, contemporaneamente, fabbri, carpentieri, stuccatori, piastrellisti, pittori, idraulici e lanciatori di coriandoli. Qualcuno davvero capace in tutto lo trovi pure eh, raramente, ma è più facile che le suddette persone siano piuttosto degli arrangioni che non sanno fare bene niente di tutto ciò.

I videogiochi sono cresciuti inseguendo il mito della varietà, della longevità e del facciamo felici tutti che ha finito con l’appiattire l’offerta dei tripla A con serie che si accavallano su altre serie in un mischione confuso che non fa davvero felici tutti ma solo gli amanti proprio dei mischioni. E no, non sto parlando solo di Ubisoft. Ho amato Tomb Raider e Assassin’s Creed e non riesco a provare lo stesso interesse per quello che sono diventati ora. Perché hanno perso la loro unicità, la loro essenza, banalmente quello che piaceva a me.

Recentemente ho giocato a Far Cry 6 e Marvel's Guardians of the Galaxy, due titoli schifati a prescindere dai videogiocatori duri e puri, e mi sono divertito parecchio. Entrambi portano a casa la pagnotta con il minimo sindacale, con pigrizia, senza stravolgere nulla o sforzarsi di piacere all’universo intero. Il primo è un gioco per gli appassionati di Far Cry, solo loro, il secondo per i fan dei Guardiani della Galassia, è davvero un problema?

Gli open world con le missioncine sceme, che oggi sono improvvisamente guardati con disprezzo dall’utenza, non sono cresciuti per chissà quale fissazione degli sviluppatori ma per accontentare la stessa utenza che vuole tutto sempre più grosso per giustificare i soldi spesi. Sticazzi se quello che c’è in mezzo non vale l’impresa, è comunque tempo riempito.

Giochi meno costosi, meno ambiziosi pure, destinati a una parte del pubblico e non alla sua interezza, sono il futuro. Un futuro che somiglia un sacco al passato, già. Ancora di più se il “modello pass” prenderà il sopravvento, si potranno cavalcare le nicchie e dargli il tempo di crescere, forse di diventare grandi.

Oppure vi avranno intrattenuto per qualche ora, nel bene e nel male, e avrete ancora una bella fetta di vita da riempire con qualcos’altro.

Quello che non è Shin Megami Tensei V

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Another World: un uomo, un mondo (alieno), un'esperienza unica! | Racconti dall'ospizio

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