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L’ascesa di Stella Solitaria

L’ascesa di Stella Solitaria

Finalmente è uscito Episodio IX, che conclude questa nuova trilogia di Star Wars che tanto si è fatta insultare e apprezzare dai fan della serie. Normalmente, prima di ogni uscita di un episodio di Star Wars, ho sempre riguardato quasi interamente la saga di Lucas, per essere pronto a cogliere ogni citazione o riferimento alla precedenti produzioni. Quest’anno, però, è stato diverso. Saranno state la scottatura presa con Solo e l’hype nettamente inferiore rispetto agli anni scorsi - senza specifici motivi - per questo L’ascesa di Skywalker, resta il fatto che il recuperone non è stato completato, virando invece sulla visione di un film che ho adorato in età adolescenziale e che da veramente tanto tempo non veniva riprodotto dalla mia PlayStation: Balle Spaziali.

C’è poco da fare, quest’opera di Mel Brooks, uscita nel 1987, è un film che deve essere visto da qualsiasi appassionato di fantascienza o anche semplicemente da chi ha un buona conoscenza dei film di questo genere. Fin dalla prima scena, in cui per più di un minuto viene inquadrata la pantagruelica nave spaziale Spaceball One, sino alle battute conclusive, in cui è presente un chiaro riferimento a Il pianeta delle scimmie, l’intero film è una raccolta di gag surreali, a tratti geniali, e continue parodie delle scene più famose di Star Wars, Star Trek, Alien e compagnia cantante.

Il mondo delle parodie, ormai, è morto e sepolto, soprattutto dopo il crollo verticale che c’è stato post Scary Movie-Epic Movie-Schifo Movie, quindi, poter riguardare un ottimo esponente di questo genere è sicuramente una buona cosa, che ci permette anche di godere di una fra le ultime opere veramente riuscite di Mel Brooks, uscita prima della nascita della sua amicizia con Ezio Greggio e del lento e inesorabile declino che ne è conseguito. Gli ultimi film parodistici sono stati caratterizzati - nella maggior parte dei casi - da battute inerenti soltanto le droghe, il sesso, il turpiloquio e altri argomenti di bassa caratura (che, c’è da ammetterlo, in molti casi fanno comunque ridere), ma in Balle Spaziali la comicità è tutt’altro, si tratta di continue idiozie geniali, dallo strozzino Pizza the Hut, agli aiutanti di Yogurt che sembrano i Sette Nani vestiti da Jawas di Star Wars, dalla sequenza del tiratore scelto Stronzo fino a una scena fra le più geniali mai viste in un film comico, quella della videocassetta pirata di Balle Spaziali utilizzata per vedere il futuro, scena in cui viene rotta la quarta parete con una genialità e una furbizia che fa passare un tocco di classe come una semplice scena divertente.

I momenti memorabili da ricordare di questo film sono infiniti, a riprova del fatto che siamo davanti a un vero e proprio cult della comicità. Se poi a questo si aggiunge un ottimo cast, con un John Candy in magnifica forma e anche un pregevole cameo di Michael Winslow, direttamente da Scuola di Polizia, Balle Spaziali diventa il giusto film da vedere non solo prima di un nuovo Star Wars ma, proprio in generale, almeno ogni tre o quattro anni.

Questo articolo fa parte della Cover Story dedicata a Star Wars, che potete trovare riassunta a questo indirizzo.

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