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God of War, il mito, le pizze in faccia | Cover Story

God of War, il mito, le pizze in faccia | Cover Story

Tredici anni fa, God of War se ne spuntava quasi dal nulla su PlayStation 2 e si apprestava a spazzare via tutto con la furia brutale di Kratos lo spartano. Era un’altra epoca, era quel periodo in cui i giochi occidentali di un certo livello, perlomeno se ci riferiamo alle produzioni action/adventure su console, ti facevano esclamare “Cacchio, è talmente bello e rifinito da sembrare un gioco giapponese!”. A volte avevi proprio l’impressione che alcuni giochi americani sarebbero stati ben migliori se li avessero messi in mano a una Capcom o una Konami per una ripassata e una ripulita prima dell’uscita. Altri tempi, eh? Ma non voglio entrare in un pippone sull’evoluzione del mercato e del ruolo di sviluppatori giapponesi, americani, europei e d’altri luoghi, ché si finisce in un vortice infinito e pericolosissimo. Oltretutto non mi sembra proprio il caso, dopo un 2017 di nippovideogiochi come quello che abbiamo avuto. Parliamo piuttosto della nuova Cover Story, dedicata, per l’appunto, a God of War.

Il 20 aprile 2018 arriverà nei negozi il nuovo capitolo della serie, un rilancio che abbandona progressione numerica e sottotitoli assortiti per sottolineare il senso di nuovo e la passata di scopa sul passato. Con God of War su PlayStation 4 cambia la mitologia di riferimento (Kratos è sempre lui, ma non fa più a cazzotti con le divinità greche), sembrano cambiare fortemente il protagonista e i temi affrontati dalle sue vicende e pare cambiare abbastanza anche il tipo di gioco. Siamo sempre dalle parti delle mazzate furiose e dell’azione spettacolare, s’intende, ma la nuova inquadratura e l’impostazione diversa paiono promettere sviluppi completamente nuovi. Mi piacerebbe poter dire di più al riguardo, ma non ho avuto occasione di provare il gioco in anteprima, quindi ci toccherà attendere di parlarne con la recensione, affidata a un nostro appassionatissimo della serie e del genere, e con il prossimo Outcast Magazine, in cui sicuramente tratteremo l’argomento.

Nel mentre, accompagneremo il lancio con il solito approccio, trattando a fondo il passato della serie con i Racconti dall’ospzio e spaziando anche su riflessioni legate a temi specifici che ne nascono, ma rimanendo questa volta per lo più focalizzati in ambito videoludico. Ci saranno meno contenuti rispetto ad altre Cover Story passate, e del resto è inevitabile che i volumi di produzione cambino a seconda dell’argomento, ma dovremmo riuscire a trattare anche questo tema con la forza che si merita.

Come al solito, di seguito trovate l’elenco dei contenuti previsti, o perlomeno di quelli che siamo ragionevolmente convinti di riuscire a tirare fuori: stiamo lavorando anche su altro ma, in assenza di certezze, preferisco non fare promesse, anche perché manco è scontato che si riesca a mantenere quelle che vedete qua sotto, di promesse. Come da tradizione, sono inclusi anche eventuali pezzi che abbiamo pubblicato tempo fa ma erano tematicamente inseribili nella Cover Story.

Ah, ricordatevi che potrete raggiungere la Cover Story in qualsiasi momento, cliccando sul quadratone apposito che trovate nella colonna di destra (o in fondo a qualsiasi articolo se ci leggete da smartphone).

E buon divertimento!

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