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Old! #217 – Luglio 1997

Old! #217 – Luglio 1997

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

A luglio del 1997, incredibile ma vero, nel mondo dei videogiochi (soprattutto nel mondo dei videogiochi di questa rubrica, che ci tiene a seguire le date di uscita europee), non succede quasi una fava. Dove il "quasi" fa riferimento a un paio di cabinati che si manifestano in sala giochi. Il primo che menzioniamo è quella cosa buffa e strana di Sengeki Striker, uno sparatutto a scorrimento verticale sviluppato da Warashi e pubblicato da Kaneko. Caratterizzato da un sistema di combattimento a dir poco contorto (una, due, o svariate pressioni del tasto di fuoco a seconda di cosa si vuole fare) e da una gestione del punteggio che Wikipedia ci indica come "not well understood", Sengeki Striker ha comunque dalla sua una discreta realizzazione grafica, ma non verrà ricordato con grande affetto.

Il 7 luglio del 1997, invece, tra i fumi tossici delle sale giochi mondiali si manifesta Bloody Roar (Beastorizer negli USA). Il gioco sviluppato da Raizing è un picchiaduro a incontri i cui lottatori hanno il potere di trasformarsi in animali antropomorfi e lottano per difendersi dalla Tylon Corporation, che vuole sfruttarli come armi. La trasformazione può essere attivata sfruttando un apposito indicatore e garantisce l'accesso a un maggior numero di mosse, oltre ad attivare una serie di altri cambiamenti. Accolto con amore da critica e pubblico, Bloody Roar godrà qualche tempo dopo di una conversione PlayStation dal buon successo e darà vita a una serie capace di vantare tre seguiti e uno spin-off nel giro di sei anni.

Compiti per il weekend – 22/07/2017

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Facendo cose al Biografilm Festival 2017

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