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Old! #157 – Aprile 1996

Old! #157 – Aprile 1996

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

Ad aprile del 1996, Eidos Interactive acquisisce CentreGold plc, che a sua volta ha il controllo di Core Design, storico sviluppatore britannico in attività dal 1988 a cui dobbiamo, fra gli altri, giochi come Rick Dangerous e Chuck Rock. Considerando che proprio Core Design sta lavorando su Tomb Raider, che verrà pubblicato a ottobre dello stesso anno, la mossa è roba da campioni del mondo delle figurine videoludiche. Certo, questo non impedirà ad Eidos di finire inglobata da SCi meno di un decennio dopo e acquisita poi da Square Enix altri cinque anni dopo. Ma insomma, non è che si possa sempre pretendere di avere tutto.

Nello stesso mese, LucasArts pubblica Indiana Jones and His Desktop Adventures, primo episodio di una serie che sarebbe proseguita un anno dopo con Star Wars: Yoda Stories. Ambientato nell’America centrale degli anni Trenta, il gioco propone un sistema di generazione casuale che sparge in giro luoghi, personaggi, oggetti e nemici. Tramite una visuale dall’alto, si controlla Indy con la tastiera o col mouse per esplorare ambienti, risolvere puzzle e far fuori nemici. Fondamentalmente, si tratta del gioco sbagliato al momento sbagliato, che suona quasi come una presa per il culo nei confronti di chi spera in un ritorno della LucasArts più avventurosa. Col senno di poi, però, è in fondo un precursore, tanto del gaming “easy” mobile, quanto della mania per i giochi dai contenuti generati proceduralmente.

Infine, il 30 aprile 1996 Blizzard pubblica Warcraft II: Beyond the Dark Portal, un’espansione per Warcraft II: Tides of Darkness sviluppata da Cyberlore Studios. Grazie a questo pacchetto, i possessori del gioco originale possono gustarsi due nuove campagne (con dieci eroi aggiuntivi, cinque per fazione) e svariate mappe inedite per il multiplayer, oltre a una nuova ambientazione paludosa. E direi che posso anche smettere di copiare da Wikipedia, visto che tanto di ‘sta serie non ci capisco nulla. Buon weekend!

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