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Il sorprendente The Red Solstice

Il sorprendente The Red Solstice

Che succede quando si unisce un disastro di proporzioni apocalittiche su un pianeta alieno, un mare d'azione e profondità tattica? Qualcosa di interessante. Red Solstice si presenta come un gioco apparentemente semplice, reminescente di prodotti amati nel mercato indie come Shadowgrounds. La somiglianza è però solo a livello della pelle: appena si scava più a fondo, con artigli e zanne mutanti, si scopre che la carne e i muscoli che muovono tutto sono ben diversi.

La prima cosa che colpisce è che Red Solstice, pur avendone l'aspetto, non è un gioco d'azione con visuale isometrica, ma un titolo in cui la componente tattica e la coesione con i personaggi con cui si affronta l'avventura sono vitali. Ambientato sul pianeta rosso dopo che una serie di sfortunati eventi ha dato il via all'apocalisse di turno, il compito del giocatore è... sopravvivere. Si, il gioco offre una trama e degli obiettivi diversi per ogni missione, ma quando si sarà circondati da mostri ovunque, con appena due caricatori rimasti, l'atmosfera che la farà da padrona è quella del celebre "Escono dalle fottute pareti!".

Fortunatamente non si è soli ad affrontare l'orda aliena. Sia nella campagna per giocatore singolo, che naturalmente per la modalità cooperativa online, si sarà sempre parte di una squadra. Ogni soldato ha una sua classe specifica e dei ben precisi punti di forza e debolezza, rendendo la sinergia tra le abilità di ogni personaggio qualcosa di necessario per la sopravvivenza contro la minaccia strisciante che sciamerà da ogni direzione contro gli sfortunati marine dello spazio. Ad esempio, può benissimo capitare che il soldato d'assalto sia molto capace contro orde di nemici a distanza media e ravvicinata ma abbia notevoli difficoltà contro singoli bersagli molto potenti. Il soldato da ricognizione, a sua volta, potrà sfruttare l'agilità e rapidità di movimento ma sarà anche molto poco resistente ai danni, e via di seguito. La costruzione di un team bilanciato diventa quindi la chiave della vittoria.

Il senso di progressione è ben implementato, con esperienza che viene guadagnata dopo ogni missione e col tempo sblocca equipaggiamento e nuove "classi". Lo stimolo a procedere, andare avanti e sviluppare per bene il proprio personaggio c'è. Le molteplici scelte che si possono fare in termini di equipaggiamento, poi, aumentano le opzioni a disposizione del giocatore. Tutto questo contribuisce a creare un gioco che nonostante l'apparenza semplice ha molta profondità strategica e tattica. The Red Solstice stesso, in realtà, consiglia di non gettarsi nella mischia online e di giocare prima alla campagna per giocatore singolo, che ha anche lo scopo di introdurre gradualmente le meccaniche che si dovranno sfruttare in seguito, per non morire miseramente nei primi due minuti dal lancio.

A condire infine con un retrogusto dolce il tutto, vi è il rispetto che i programmatori devono avere per la libertà di scelta del giocatore. La trama principale, che continua nella porzione multiplayer del gioco, è in realtà giocabile in singolo con dei bot che si possono far salire di livello e personalizzare, di fatto permettendo a chi non ha una buona connessione o non gradisce interagire con altri esseri umani di sfidare l'intelligenza artificiale e le orde di mostri. Anche le partite sono liberamente personalizzabili, permettendo di ritagliare l'esperienza perfetta per ogni tipologia di giocatore.

A livello tecnico, la fatica dello studio indipendente Ironward si difende in modo più che apprezzabile, con scenari ben disegnati, anche se tendono a somigliarsi un po' troppo tra di loro. L'effetto di "già visto" è difficile da sopprimere, ma al tempo stesso non si può dire che la grafica non sia funzionale al suo scopo. Se l'aspetto visivo non fa gridare al miracolo, segnalo però che la colonna sonora è decisamente ben riuscita, con musiche evocative che riescono a donare la giusta carica.

Ho sbloccato il gioco grazie a un codice messo gentilmente a disposizione dallo sviluppatore. Ho giocato la campagna e fatto svariate partite nella sua componente online, sia giocando effettivamente con altri esseri umani che godendomi la compagnia di intelligenze artificiali.

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