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Agosto 2009: Arriva Batman e Xbox Live Arcade alza l’asticella | Old!

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

Il 12 agosto del 2009, Trials HD si manifesta su Xbox Live Arcade, nel contesto della seconda Xbox Live Summer of Arcade. Sviluppato dallo studio finlandese RedLynx, è un gioco di guida sui generis, nei quali si controlla una moto da cross in situazioni al limite della fantascienza, attraverso un level design quasi più da puzzle game che da racing game classico. Dopo due episodi sviluppati rispettivamente in Java e Flash, Trials HD fa trovare alla serie il successo definitivo, tale da spingere Ubisoft ad acquisire lo studio e finanziare numerose altre uscite nel corso degli anni. Lo stesso Trials HD verrà pubblicato anche su PC, all’interno di Trials Evolution: Gold Edition.

Due giorni dopo arriva su PC Hearts of Iron III, sviluppato internamente e distribuito da Paradox Interactive. L’azione si focalizza sulla Seconda Guerra Mondiale e offre la possibilità di selezionare una qualsiasi nazione del pianeta e condurla attraverso l’intero conflitto, gestendo un po’ di tutto: produzione, ricerca, diplomazia, guerra, politica, spionaggio e altro. A causa dei numerosi bug, il gioco viene inizialmente molto criticato, ma una serie di patch sistemerà i problemi e consoliderà Hearts of Iron III come una simulazione strategica apprezzatissima, che per altro si meriterà anche un quarto episodio nel 2016.

Passa ancora qualche giorno e arriva su Xbox Live Arcade Shadow Complex, arcade adventure di fantascienza ascrivibile al filone dei metroidvania, sviluppato da Chair Entertainment ed Epic Games. Il gioco si distingue anche perché costituisce un cambio di paradigma per la linea Xbox Live Arcade, sul piano dei valori di produzione, dell’investimento e anche proprio delle pure dimensioni, oltre che per le copie vendute. Acclamato come capolavoro assoluto, se lo chiedete a me, soprattutto a distanza di anni, è un gioco lievemente sopravvalutato ma comunque dall’importanza storica innegabile. Nonostante il successo clamoroso, il previsto seguito non verrà sviluppato, anche perché Chair finirà nel gorgo della serie Infinity Blade. Nel 2015 e nel 2016, comunque, verrà ripubblicato su PC, PlayStation 4 e Xbox One.

Passano tre giorni e si manifesta su PC, PlayStation 3 e Xbox 360 Wolfenstein, pseudo-seguito del Return to Castle Wolfenstein di inizio decennio, che prova ancora una volta a rilanciare lo storico marchio di id Software. Basato sul motore id Tech 4 (quello di Doom 3) e sviluppato da Raven Software, il gioco viene accolto in maniera molto fredda e la serie torna nel congelatore, perlomeno fino a quando MachineGames la riprenderà in mano qualche anno dopo, facendole raggiungere livelli di fama, longevità e qualità mai visti prima.

Infine, il mese si chiude con Rocksteady Interactive e Warner Bros. Interactive Entertainment che ridanno lustro al cavaliere oscuro e al concetto di tie-in videoludico lanciando Batman: Arkham Asylum, uno splendido adattamento che riesce a mescolare una grande fedeltà alla fonte con il desiderio di darne una lettura propria. In particolare, colpisce lo sforzo per creare sistemi di gioco che rispecchino la natura sfaccettata del crociato incappucciato, puntando sulla sua figura di spauracchio nascosto nell’ombra, sulle sue doti di miglior detective del mondo e sulla sua semi-onnipotenza nell’ambito “pizze in faccia”. Nonostante qualche passo falso, per esempio nella natura di alcuni boss, il gioco è un mezzo capolavoro e lancia una serie che vanterà due seguiti, un prequel e qualche spin-off. Ne ha chiacchierato Marco Esposto in questo articolo ai tempi della Cover Story su Justice League.