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Aprile 2001: Valanga Nintendo | Old!

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

Il 6 aprile del 2001 si manifesta in Europa Conker's Bad Fur Day, bizzarra produzione di Rare che recupera un personaggio secondario di Diddy Kong Racing e lo trasforma in un alcolista impegnato ad affrontare una reinterpretazione dissacrante e sboccata del genere dei platform game tridimensionali. Fra l'uscita a fine ciclo di vita del Nintendo 64 e il suo posizionamento un po' fumoso in termini di target, questo mezzo capolavoro non venderà bene ma si conquisterà un meritatissimo status di cult e una riedizione su Xbox anni dopo. Lo ha ricordato Angelo Di Franco in questo Racconto dall'ospizio.

Contemporaneamente, arriva in Europa anche Pokémon Oro e Argento per Game Boy Color, con cui fa il suo esordio la seconda generazione dei mostriciattoli Nintendo. Accolti in un tripudio d'amore da critica e pubblico, i due giochi verranno ricordati come fra i migliori episodi della serie e segnano probabilmente il momento in cui Pokémon si consolida come il fenomeno senza fine che sarà nei decenni a venire. Ne chiacchierò Natale Ciappina in questo Racconto dall'ospizio.

Il mese nintendaro prosegue due giorni dopo con l'uscita in America di Dr. Mario 64. Di solito, qua, ricordiamo le uscite europee, ma questa specie di remake dopato dell'originale per NES ha la particolarità di essersi manifestato solo in versione a stelle e strisce, per altro accolta in maniera abbastanza polarizzata dalla critica. Non arriverà mai in Europa e si manifesterà in Giappone solo come parte della compilation Nintendo Puzzle Collection per GameCube.

Il 12 aprile arriva in Europa un altro gioco di Rare, questo più tradizionale: Banjo-Tooie propone un’evoluzione del gioco di piattaforme che, vi ricordo, è meglio ‘e Mario, potenziando tutto a randa e facendosi forse un po’ prendere la mano con l’ambizione incontrollata, fra un motore grafico che, pur nel suo splendore fuori misura, incappa in qualche inciampo tecnico e una vastità e densità del mondo di gioco da alcuni ritenute eccessive. Di Banjo-Tooie si ricorda anche la funzionalità Stop ‘N’ Swop, promessa fin dai tempi di Banjo-Kazooie ma poi non inserita per ragioni pratiche. L’idea era di sfruttare la cartuccia del seguito per sbloccare elementi segreti del primo episodio… che quindi rimarranno segreti e accessibili solo tramite cheat, perlomeno fino a quando i due giochi verranno ripubblicati su Xbox 360, dove la funzionalità di “connessione” verrà ripristinata.

Incredibile ma vero, c’abbiamo anche un gioco non per console Nintendo, grazie all’arrivo di Skies of Arcadia sui Dreamcast europei. Il JRPG sviluppato da Overworks sfrutta meccaniche molto tradizionali del genere ma trova una sua personalità giocandosi la carta di una nave volante controllata dal giocatore, tramite cui dedicarsi all’esplorazione dell’enorme mondo di gioco. Accolto a braccia aperte dalla critica, Skies of Arcadia verrà ricordato come uno fra i migliori giochi mai usciti sulla console Sega ma verrà comunque punito da vendite deludenti, forse in parte figlie dell’ormai annunciata morte della console. Il gioco tornerà su GameCube come Skies of Arcadia Legends.

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