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Dragon's Crown Pro è pro... prio Pro, nel senso di bello anche se non sei Pro (e se non hai la Pro, ma se la hai, meglio ancora)

Accendo la mia PlayStation 4, inserisco il disco, avvio il gioco. È il 2018. Un picchiaduro a scorrimento orizzontale, con elementi RPG, ambientazione fantasy e grafica in due dimensioni. È il 1992. E invece no, non è Capcom coi suoi Dungeons & Dragons, nelle sale giochi dei tempi che furono, è Vanillaware, costola di Atlus, nelle console casalinghe del presente. Dopo il suo debutto su PlayStation 3 e Vita targato 2013, torna Dragon's Crown, che guadagna un Pro alla fine del titolo, perché se ci metti Pro sei sicuro che tutti capiscano che è la versione migliorata di qualcosa.

Nel caso di Dragon's Crown Pro, è vero. A cinque anni di distanza, il gioco risulta inanzitutto ancora freschissimo, divertente e veloce da giocare (e ve lo dice uno che non ne ama molto le animazioni, trovandole un po' legnose per via del contrasto tra gli artwork e il loro effettivo movimento, ma è una roba di gusto personale). Inoltre, ora brilla a 1080p, che possono diventare 4K sul giusto teleschermo e con un frame-rate finalmente stabile sui 60fps, perlomeno su PS4 Pro. Ogni artwork è stato abilmente ripulito e il lavoro è eccezionale, anche perché troppo spesso operazioni di questo tipo presentano sbavature, texture pasticciate e semplificazione di tratti e dettagli che spingono a sperare che eventuali filtri si possano togliere. Non è questo il caso. Tecnicamente ci siamo, quindi. il gioco è pronto a girare sull'attuale generazione, quasi fosse appena uscito sul mercato.

Il resto è il Dragon's Crown che conosciamo tutti, o di cui abbiamo sentito parlare e che magari ci ha ingolosito negli anni e stiamo recuperando solo ora con questa versione Pro. Si può giocare da soli o in co-op fino a quattro giocatori e ha le classi tipiche del fantasy fra cui scegliere: il cavaliere, il nano con l'ascia, la prosperosa maga, l'abile tiratrice con l'arco e via dicendo. Scelto il personaggio, ci si avventura nel mondo di Hydeland, ci si mette ai servigi dei reali e si parte per una serie di missioni per salvare il reame. C'è una sezione centrale, la capitale reale, dove si torna sempre, per acquistare equipaggiamenti o resuscitare i morti (a patto di averne recuperate le ossa). Lì si acquisiscono le abilità spendendo punti in carte e si accettano delle sottomissioni fra le più disparate, dall'uccidere un dato numero di nemici specifici al recuperare determinati oggetti che questi ultimi lasciano cadere.

I boss sono sempre divertenti da massacrare, in multiplayer ancora meglio.

Il resto del gioco si comporta esattamente come uno dei beat 'em up all'arma bianca di cui si parlava prima, anzi degli hack 'n slash in 2D, per restare in ambito di nomenclature bizzarre. Si avanza, si affetta ogni cosa ci si pari davanti, usando i personaggi anche in base ai propri gusti, secondo abilità combattive piuttosto semplici da intuire. Il guerriero in armatura è il più bilanciato, ha valori di attacco e difesa molto alti, ma fatica quando si tratta di schivare i colpi nemici, essendo meno agile. Al contrario, un arciere è perfetto per correre da una parte all'altra dei livelli, sacrificando però la resistenza, cercando infatti di non entrare in contatto coi nemici ma colpendoli ovviamente da lontano con le frecce. Il nano panzone panciuto è ottimo per sfondare le difese nemiche. La maga viene massacrata se lasciata alla mercè dei nemici, ma datele il tempo di lanciare un incantesimo e non ce n'è per nessuno.

Le abilità sbloccabili si dividono in Comuni e di Classe. Le prime sono generali ed esulano dal tipo di personaggio scelto, aggiungendo mosse base o aumentano punti vita o qualità degli oggetti trovabili, per dire. Quelle di classe sono personali per ognuno dei personaggi, insegnando perlopiù attacchi speciali. Salendo di livello e completando le missioni, si ottengono anche denaro ed equipaggiamenti, parecchio vari, e ciò spinge a rigiocare parecchio i dungeon per tornare poi in città a farsi belli e ricchi. Aiuta questo andare e venire la goduria nel maciullare nemici: il feedback dei colpi è ottimo e, a lungo andare, trovare scuse per riesplorare la fortezza abbandonata appena visitatadiventa una droga.

L'arte di George Kamitani non è fatta per tutti, diciamolo, ma ci si passa sopra quando si menano spadate a destra e a manca.

Questa versione Pro ha anche una colonna sonora riarrangiata alla grandissima e l'aggiunta di più lingue, oltre a giapponese e inglese (sì, c'è anche l'italiano, ovviamente si parla di soli sottotitoli). È anche possibile recuperare il proprio salvataggio PlayStation 3 e Vita, per non perdere i vecchi progressi, da portare avanti con amici in locale e persino online. Il gioco aveva davvero bisogno di questo port, visto che la sua uscita a fine generazione scorsa non ha aiutato a farlo crescere (c'è comunque una buona fetta di appassionati che ne chiedeva a gran voce il ritorno), e l'assenza di retrocompatibilità rischiava di farlo cadere nell'oblio.

Se amate le esperienze arcade vecchio stile con una spruzzata di GdR (sostenibilissima anche da chi non ne è avvezzo) e ovviamente non patite la ripetitività di certe meccaniche tipiche del genere, non lasciatevi scappare Dragon's Crown Pro. Non sarà la sua narrazione semplice e banalotta da fantasy a conquistarvi, ma farà comunque da pretesto per farvi finire nel tunnel dell'avventuriero prezzolato alla ricerca di creature da fare a pezzi per la gloria, o più biecamente per il vil denaro. All'avventura!

Ho giocato a Dragon's Crown Pro su una PlayStation 4 Pro grazie a una versione fisica del gioco fornitami dal distributore italiano. Ho totalizzato una decina di ore, completando il gioco una volta ma provando l'avventura con un po' tutti i personaggi, certificando che non sono bravo coi maghi. Datemi da menare. Ah, come al solito, se acquistate il gioco (o qualsiasi altra cosa) su Amazon passando dai seguenti link, una piccola percentuale di quello che spendete andrà a noi, senza alcun sovrapprezzo per voi. Se volete procedere su Amazon Italia dirigetevi qui, se preferite Amazon UK puntate qui.