Outcazzari

Rumori pericolosi

Rumori pericolosi

Se fossero solo notizie false, tipo, chessò, Messi all’Inter, non staremmo nemmeno qui a parlarne. Il tifoso è scemo, infantile, e adora sognare futuri improponibili. Lo dico da tifoso ovviamente. Qualche volta si arrabbia, spesso si lamenta, ma le bugie del calciomercato hanno fatto poche vittime nella storia. Perché, un minuto dopo la chiusura del mercato, si torna a sognare bugie e scudetti ancora più folli.

Nel mondo dei videogiochi, invece, il calciomercato è ormai l’informazione. Non voglio sindacare sui motivi, non criticherò mai chi deve trovare la quadra lavorando gratis per il pubblico, ma possiamo dedicare qualche parola alle distorsioni generate da questo modo di fare informazione.

1) Effetto “l’E3 è morto”.
È difficile percepirne il reale impatto, perché gli eventi sono comunque svuotati anche dalle presentazioni che i grossi publisher si fanno nelle loro camerette, ma di sicuro rumour, leak e presunti leak hanno un peso determinante nella delusione costante che si avverte al termine di qualsiasi evento. Se aspetti Silksong e Breath of The Wild 2, perché Gianni lo Zozzone ha giurato che ci saranno, non c’è niente al mondo (o quasi) che possa distogliere il tuo sguardo.

2) Effetto “già visto”.
Poi Silksong e Breath of The Wild 2 arrivano, dopo anni che qualcuno è sicuro di averlo visto pronto e in uscita, e l’annuncio sembra roba vecchia, superata quasi, sicuramente priva del brivido e dell’eccitazione della sorpresa.

3) Effetto “mortacci tua mi hai deluso”.
Ma sopratutto, se Silksong e Breath of The Wild 2 non arrivano, la gente impazzisce. Non importa quanti bei giochi gli sono passati sotto gli occhi, non può bastarti tua moglie se ti hanno promesso Jennifer Lawrence. E quindi sbraitano, urlano, firmano petizioni inutili e, peggio ancora, tolgono attenzione a qualche gemma che verrà, inevitabilmente, sommersa dalle polemiche.

Che fare allora? Ignorare i rumour a prescindere dalle fonti? Far finta che i leak non esistono favorendo magari la concorrenza?

Ci ho pensato a lungo e la mia soluzione è che... non so darvi una risposta.
Perché vi sembrerà strano in questo “certo” mondo di internet, ma io le risposte non le ho. Non sempre. Non saprei quando e come giudicare una fonte, non so dirvi quando è etico rilanciare un leak rovinando il lavoro di altri e quando è giornalismo.
Ma per quello ci siete voi no?

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