Outcazzari

Blu Brothers #12

Non devono salvare un orfanotrofio pieno di debiti e non sono nemmeno inseguiti da una banda di neonazisti bifolchi. La missione dei Blu Brothers di Outcast è analizzare scrupolosamente (e quindicinalmente) i migliori Blu-ray del momento disquisendo amabilmente di compressione, soundstage multicanale, bordate del sub, grana e rumore video. E vista la mole di materiale che giunge quotidianamente a casa dei due fratelli blu, non ve ne liberete tanto facilmente.

News

Nemmeno sapevo che Io, Robot fosse stato girato in 3D, anche perché nel 2004 gli occhialini al cinema se li potevano permettere solo Spy Kids, Sharkboy and Lavagirl e altre poche delizie per dodicenni. Non lo sapevo perché in effetti Alex Proyas non ha mai girato questo divertente e laccato omaggio ad Isaac Asimov in stereoscopia. Semplicemente Sony ha deciso di riproporlo in Blu-ray 3D convertendo il film in collaborazione con JVC-Kenwood, che pare aver trovato un processo di conversione 2D-3D tre volte meno costoso rispetto ai 60.000 dollari al minuto di solito necessari allo scopo. La nuova edizione del film targata Fox Video arriverà in Italia il 24 ottobre con traccia italiana in DTS 5.1, audio inglese in DTS-HD MA 5.1 e naturalmente il nuovo video 3D in 1080p MVC. Gli extra dovrebbero essere gli stessi del Blu-ray di qualche anno fa, ma Fox non li ha ancora annunciati. Da notare che quello di Io, Robot sarà il primo di una serie di film che la casa americana trasformerà in 3D appositamente per l'Home Video. Non so voi, ma se si andasse di sondaggio i miei tre sogni proibiti in 3D targati Fox sarebbero Aliens - Scontro finale, The Abyss e Predator.

Anche se i patiti di fantascienza lo aborrano in quanto oscenamente diverso dal romanzo originale di Robert A. Heinlein, lo Starship Troopers di Paul Verhoeven è uno dei miei cinque cult sci-fi degli anni '90 e non mi stancherei mai di guardarlo. La presa per il culo del militarismo à la Full Metal Jacket, la fotografia stupefacente di Jost Vacano, quegli ettolitri di splatter sputati in faccia allo spettatore, una love story degna di Beautiful e un trio di protagonisti uno più belloccio (e cane) dell'altro. Un rollercoaster di 125 minuti tra sublime e trash, tipico di Verhoeven, che ha generato due inutili sequel e che, a quindici anni di distanza, partorisce un altro episodio anche se in CGI. Starship Troopers: L'Invasione arriverà in Italia direttamente in Blu-ray il 5 ottobre grazie a Sony Pictures, con video in 1080p AVC, audio italiano e inglese in DTS-HD MA 5.1, mentre gli extra offriranno un commento audio, alcune scene tagliate e addirittura un making-of di 80 minuti. Il 5.6 su IMDB non promette granché, ma il regista Shinji Aramaki ha un certo tocco per le storie con militari, azione e fantascienza e in fondo Johnny Rico è sempre Johnny Rico. [F.D.]

Battleship

L'estetica è quella della coppia Bruckheimer-Bay, con tanto di luci radenti al tramonto, bellocci sudati e gnocche degne sostitute di Megan Fox. I giapponesi sono sempre i soliti soldati d'acciaio e gli atti di eroismo si contano a decine. Battleship è lo specchio perfetto dell'odierna "coolness" da blockbuster caciarone e videoludico, una specie di ID4 aggiornato al 2012 con alieni che sembrano quelli di Crysis e protagonisti che si dimenticano subito dopo aver alzato le chiappe dalla poltroncina della sala. Ci sono poi sempre quei 20 minuti in più del necessario e la tamarraggine di Peter Berg, che non sbracava così tanto su un set dai tempi di Il tesoro dell'Amazzonia, non è ormai seconda a nessuna. Però il film sa anche divertire, non si prende troppo sul serio, ha fatto flop negli USA (che è sempre buon segno) e c'è persino Rihanna in versione senza tacchi che spara con la contraerea. Cosa volere di più?

I 131 minuti del film occupano poco più di 31 GB sul Blu-ray a doppio strato di Universal, mentre i restanti 10 GB sono dedicati agli extra. Un bit-setting piuttosto accurato ha permesso di mantenere un bit-rate costantemente elevato con punte di 32 mb/s, a tutto vantaggio della compressione e della compattezza del quadro. Battleship in alta definizione è davvero uno spettacolo di primissimo livello e, soprattutto a livello cromatico, fa sempre più piacere gustarsi il "calore" dei 35 mm, ormai sempre più raro in questo genere di blockbuster (il film è stato girato in pellicola con camere Arriflex e Panavision). Tutto, dalle sequenze iniziali sul campo da calcio agli interni delle navi, passando per le scene in mare aperto e naturalmente per gli effetti in CGI, mantiene sempre un dettaglio elevatissimo e una profondità ottimale. Colori pieni e saturi, grana leggera e mai invadente, rumore video limitato, incarnati taglienti ed effetti in computer grafica perfettamente integrati con il resto della scena. Una vera gioia per gli occhi, che fa da perfetto contraltare all'ottima traccia italiana in DTS. Certo, rispetto al DTS-HD MA 5.1 inglese si perde qualcosina nel microdettaglio e come aggressività nel livello di registrazione, ma le differenze non sono poi così eclatanti. Anche in questo caso spettacolo assicurato, visto il tipo di film; panning precisissimi e continui, grandi bordate del sub, scena sonora sempre ricca e dettagliata, dialoghi mai in affanno e almeno uno o due passaggi di riferimento (il primo attacco della nave aliena contro la flotta). Davvero esaustivi gli extra, che, oltre a cinque featurette sulla realizzazione del film (50'), offrono un tour della USS Missouri (20'), un finale alternativo (8') e soprattutto una modalità di visione Picture in Picture di grande interesse. [F.D.]

Film: 6 Blu-ray: 9 (Video 9 - Audio 9 - Extra 8 )

Forever Marylin

Icona intramontabile dello Star System hollywoodiano, Marylin Monroe continua a distanza di mezzo secolo dalla sua prematura dipartita a incantare generazioni di spettatori. 20th Century Fox, dopo cofanetti e collane DVD, propone il primo cofanetto celebrativo della diva in alta definizione, comprensivo di 7 film, dei quali uno solo era già disponibile in HD. Non si tratta quindi di un’opera omnia, ma la selezione delle pellicole è certamente buona, con i classici imprescindibili A qualcuno piace caldo e Quando la moglie è in vacanza, passando per i godibili Come sposare un milionario, Gli uomini preferiscono le bionde, Gli spostati, il discreto La preda e il decisamente più trascurabile Follie dell’anno. Nell’attesa che Fox rispolveri altri master HD di film importanti che mancano all’appello (Niagara, ad esempio), questo cofanetto è certamente un buon punto di partenza.

Dal punto di vista qualitativo, specie sul fronte visivo, la resa del cofanetto è poco omogenea e, anche se tutti i master mostrano un lavoro di pulizia dai segni del tempo, l’esito e il trattamento digitale non è lo stesso per tutte le pellicole, che tratteremo quindi singolarmente. Discorso diverso per l’audio: in questo caso tutte le pellicole hanno goduto in lingua originale di un remix DTS-HD Master Audio 5.1 che, pur senza fare miracoli, restituisce un messaggio sonoro piacevolmente aperto in frequenza e dialoghi sempre chiari e privi di asprezze. A livello multicanale si è optato per un allargamento del sound stage frontale con un lieve contributo dei canali surround, senza quindi grandi “stravolgimenti” della scena sonora, ma donando una lieve spazialità che rende l’ascolto più coinvolgente. Per l’italiano i soli film che godono di un remaster multicanale in DTS 5.1 sono A Qualcuno piace caldo e Quando la moglie è in vacanza, mentre gli altri film sono proposti in semplice Dolby Digital mono (DTS 2.0 mono per Gli Spostati). Per i primi due si nota una piacevole apertura del fronte sonoro nelle scene più movimentate o con la musica, ma per buona parte della durata l’impostazione monofonica rimane prevalente e le differenze con l’audio originale permangono non tanto per la codifica diversa, quanto per la dose di dettaglio ambientale e ricchezza del messaggio sonoro ben più pronunciata a favore della traccia inglese. Le restanti tracce monofoniche offrono quello che ci si può aspettare da pellicole con più di cinquant’anni non restaurate: messaggio sonoro talvolta un po’ chiuso e generalmente piatto ma dialoghi sempre comprensibili, pur se non perfetti. Unica eccezione negativa l’audio italiano di Magnifica preda, purtroppo ben al di sotto della sufficienza. Per quanto riguarda gli extra, 5 dischi su 7 offrono unicamente i trailer dei film, mentre A qualcuno piace caldo e Quando la moglie è in vacanza offrono anche una buona selezione di contributi aggiuntivi. Ma ora analizziamo più nel dettaglio i trasferimenti video.

Quando la moglie è in vacanza Alla luce dell’ottimo DVD, ci aspettavamo di meglio, francamente, per la brillante commedia di Billy Wilder, sicuramente uno dei titoli più importanti e rappresentativi della Monroe (la scena iconica della gonna sollevata dalla metropolitana arriva da qui, senza dimenticare però la geniale sceneggiatura ricca di allusioni). Il quadro in cinemascope (2.55:1) appare decisamente pulito, ma definizione e nitidezza sono piuttosto carenti (specie durante i primi 20 minuti) e anche il croma sembra abbastanza smorto, soprattutto se paragonato a altri titoli del cofanetto. La grana appena percettibile e la “pasta” dell’immagine morbida suggeriscono la presenza di DNR, presente non a livelli invalidanti, ma comunque sufficienti a indispettire i puristi. Gli extra offrono la colonna sonora isolata in DTS-HD MA durante il film, un commento audio, un paio di modalità interattive con informazioni a video, due scene eliminate, una galleria fotografica, tre interessanti filmati retrospettivi (67’) e uno sulla promozione del film.

Blu-ray: 7 (Video 6,5 , Audio 7, extra 7,5)

Come sposare un milionario L’overture orchestrale e le prime sequenze con gli esterni di New York lasciano sperare in un bel trasferimento cinemascope 2.55:1, ma purtroppo, non appena la scena si sposta negli interni, la situazione diventa tutt’altro che rosea. Il dettaglio è decisamente soft e, anche se in alcune inquadratura la morbidezza dell’immagine sembra dovuta alla messa a fuoco non perfetta, è difficile ritenersi soddisfatti, anche alla luce di un leggero ma avvertibile DNR che nasconde la grana della pellicola e ad alcuni sbalzi cromatici che incombono su certi cambi di scena, con l’immagine che vira in modo evidente al blu e perde nettamente definizione. Negli esterni la situazione è generalmente migliore, ma sempre discontinua. Nella panoramica dell’aeroporto a 1:02:40, si può notare chiaramente lo “stretch” dei fotogrammi (dovuto alla modalità di ripresa, non è un difetto del Blu-ray).

Blu-ray: 5 (Video 6, audio 6, extra 2)

Gli uomini preferiscono le bionde Di ben’altra caratura la resa del film di Howard Hawks girato in formato 1.37:1. Già dalla prima scena si rimane abbagliati dalla splendida e lussureggiante resa cromatica del quadro, ma anche definizione e nitidezza sono di grande impatto. Ormai quasi sessant’anni portati benissimo dalla pellicola, che denota anche una grana quasi impercettibile che ha fatto sorgere il sospetto della presenza di DNR nonostante l’ottima resa generale. Un controllo “ravvicinato”, in effetti, evidenzia il tipico effetto “grana congelata” del DNR, un difetto che per molti passerà inosservato e che potrebbe però risultare visibile su sistemi di proiezione e schermi dalle diagonali molto generose (per intenderci, fino ai 50 pollici bisogna mettersi a pochi centimetri dallo schermo per accorgersene).

Blu-ray: 7 (Video 8, audio 6, extra 2)

A qualcuno piace caldo Il disco è esattamente identico a quello uscito “stand alone” il giugno dello scorso anno. Il classico di Billy Wilder, in formato 1.66:1 bianco e nero, sembra il meno curato dal punto di vista della pulizia del quadro e con buona probabilità si tratta del trasferimento digitale più datato (la pellicola sembra la stessa dell’edizione DVD). La visione è ricca di oscillazione, ma mediamente il risultato è discreto, con un dettaglio sufficiente e talvolta buono negli esterni e una grana presente sui fotogrammi ma leggermente “smussata” da un po’ di DNR. Gli extra offrono un commento audio sottotitolato e una serie di documentari e interviste che complessivamente raggiungono quasi due ore di durata. Da segnalare, però, che non tutti i contributi sono stati sottotitolati in italiano.

Blu-ray: 7 (Video 6,5, audio 6,5, extra 7)

Gli Spostati Il miglior trasferimento insieme a Gli uomini preferiscono le bionde, ulteriormente valorizzato dalla totale assenza di DNR. Qui c’è poco da dire, trattasi di uno splendido bianco e nero in formato 1.66:1, con dettaglio molto buono, pochissimi e trascurabili segni d’usura della pellicola, una grana fine ma intatta e un bilanciamento del contrasto e della luminosità che davvero non porge il fianco ad alcuna critica.

Blu-ray: 7 (video 8,5, audio 6, extra 2).

Magnifica preda Il cinemascope 2.55:1 di questo adventure/western mostra i segni dell’età non in termini di usura quanto in nitidezza e “impasto” dell’immagine. La grana è stata quasi del tutto nascosta dal DNR, anche qui però l’applicazione sembra leggera e la percezione del dettaglio varia più in funzione delle riprese. Per quanto riguarda croma e contrasto, ci si può ritenere soddisfatti, con una resa oscillante tra il discreto e il buono. Come anticipato, il problema di questo titolo è l’audio italiano pessimo. Blu-ray: 5,5 (video 7, audio 4, extra 2).

Follie dell’anno Il titolo meno interessante del cofanetto (a meno che non siate dei fan sfegatati degli sfarzosi musical hollywoodiani del dopoguerra) mette in mostra un buon trasferimento. Sebbene soggetto a cali fisiologici del dettaglio, la definizione è spesso più che discreta, la cromia convincente e la grana della pellicola permea i fotogrammi dando la sensazione di un corretto look cinematografico. La saltuaria morbidezza sembra dovuta più alle riprese che a filtri DNR, che qui non si sono palesati. [P.B.]

Blu-ray: 6,5 (video 7,5, audio 6,5, extra 2).

Racconti dall'ospizio #5 - Quando mi sono arruolato nella Xcom

Racconti dall'ospizio #5 - Quando mi sono arruolato nella Xcom

Videopep #22 – Ma che bella giornata!