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Amare Venezia tra Tomb Raider II, Assassin’s Creed II e pure Final Fantasy XV

Amare Venezia tra Tomb Raider II, Assassin’s Creed II e pure Final Fantasy XV

Una delle tante città italiane da visitare almeno una volta nella vita è Venezia. Una città storica basata su arte e cultura, il cui cuore pulsante è rappresentato da Piazza San Marco, circondata da opere incredibili come il monumentale campanile e la basilica. Senza contare maestose costruzioni come la Torre dell’orologio e il Palazzo Ducale. Visitai per la prima volta Venezia nel 2001, ma solo dopo l’incursione digitale praticata nel 1998 attraverso Tomb Raider II.

Nel gioco, Lara Croft, impegnata nella ricerca del pugnale di Xian, fa tappa presso la città lagunare. Ovviamente i limiti tecnici dell’epoca e la necessità di modellare la città sulle meccaniche del gioco - tutte un tirare leve, aprire porte, raccogliere oggetti e saltare da una sporgenza all’altra - non permisero una rappresentazione pienamente fedele; tuttavia si poteva tranquillamente respirare l’essenza della città. Lara si muoveva agilmente tra ponti e calli, nuotando nei canali, saltando dai balconi e intrufolandosi in edifici e sottopassaggi, il tutto accompagnato da una deliziosa quanto azzeccata melodia di violini. Oggi siamo abituati ad open world “vivi” e ricchi di dettagli, ma la Venezia di Tomb Raider II era sostanzialmente vuota, se si escludono gli sgherri muniti di maschere veneziane che Lara doveva eliminare per portare a termine il livello, e la cui fase finale vedeva l’archeologa inglese intenta a guidare un motoscafo lungo i canali per raggiungere l’uscita prima dello scadere dei rintocchi del campanile.

Per avere una rappresentazione più vasta e fedele della laguna ci è toccato aspettare il 2009 con Assassin’s Creed II. Lì, grazie anche al naturale balzo tecnologico, quella che attraversiamo è una città viva e pulsante, che per quanto in scala permette al giocatore di visitare perfette ricostruzioni virtuali di luoghi storici e artistici come la già citata San Marco, liberamente esplorabile anche all’interno. Stesso discorso per il Palazzo Ducale e la Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari, che poteva anche essere tranquillamente scalata in modo da ammirarne i minuziosi dettagli, mentre era la possibilità di partecipare, durante una missione, al carnevale veneziano, con numerosi NPC in costume e maschere d’epoca.

In questa rassegna sulle rappresentazioni digitali della città lagunare merita senz’altro una menzione Altissia, fittizia città marina di Final Fantasy XV palesemente ispirata a Venezia. L’architettura cittadina, la presenza dei canali – navigabili tramite gondola – e di luoghi di ristoro come caffè e ristoranti dai nomi italiani e tutta una serie di negozi e botteghe, danno al giocatore l’impressione di trovarsi proprio nella storica città italiana.

Non è ancora successo, in tutto questo, di incrociare una Venezia contemporanea in versione digitale liberamente esplorabile e ricca di dettagli, alla maniera dei vari Yakuza o Grand Theft Auto; ma la speranza è l’ultima a morire.

Questo articolo fa parte della Cover Story “Turisti per caso”, che potete trovare riassunta a questo indirizzo.

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