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E3 2017: Le mie cinque cose preferite della conferenza EA

E3 2017: Le mie cinque cose preferite della conferenza EA

Metto le mani avanti: non vi aspettate che questa cosa del blog quotidiano vada avanti a lungo, perché fino a qui ho avuto relativamente poco da fare, ma nei prossimi giorni mi toccherà mettermi a lavorare sul serio per IGN Italia e, insomma, eh. Intanto, però, finché dura, ecco qua le cinque cose che mi sono piaciute di più, o forse che mi hanno fatto meno cagare, della conferenza di Electronic Arts.

Menzione speciale della giuria

EA che non cita Switch neanche per sbaglio e fa finta di nulla sulla relativa versione di FIFA 18 e Nintendo che alza timidamente la manina con questo tweet di una tenerezza infinita.

5. Lazarus Project Double Dip

Che dolci, che sono, in EA, non imparano mai. Anzi, rilanciano e raddoppiano. Abbiamo, in contemporanea, il quarto tentativo di rilancio per Need For Speed, trasformato in Fast & Furious coi takedown di Burnout, e – se contiamo anche quelli mai arrivati nei negozi e non mi sono perso dei pezzi – l'altrettanto quarto tentativo di resurrezione per NBA Live. Mi immagino Andrew Wilson che gira per gli uffici di EA imponendo resurrezioni di qua e di là con fare messianico. Fa comunque impressione rendersi conto di come siano state avvolte dall'irrilevanza due serie un tempo così gloriose. Tutto sommato un po' ci spero, che ne escano. Credo.

4. La conferenza EA ridotta a trailer di quella Microsoft

Questa cosa che il gioco potenzialmente più bomba di EA, Anthem, ha fatto solo da teaser trailer per la conferenza Microsoft è veramente meravigliosa.

3. Prison Break – The Game

Il momento “Guardate: facciamo anche roba originale!” della conferenza ci ha offerto A Way Out, che ha il potenziale per essere un ottimo adattamento delle prime due stagioni di Prison Break (anche note come le uniche due stagioni di Prison Break), considerando che nel trailer si vedono sia fasi di evasione, sia fasi di fuga in giro fuori dal carcere. Il suo essere un gioco solo in cooperativa me lo rende simpaticissimo e allo stesso tempo antipaticissimo, dato che dovrò trovare qualcuno con cui giocarci. Mi fa piacere che la gente di Brothers: A Tale of Two Sons abbia ricevuto fiducia e soldi per provarci, ma anche che non si sia fossilizzata sul rifare le stesse cose e voglia cimentarsi con qualcosa di diverso. Se fosse davvero una roba aperta che permette di sperimentare e provare le proprie vie, potrebbe essere bello fico. E poi i protagonisti brutti sono belli.

2. In EA hanno deciso di fare i signori coi DLC

Star Wars Battlefront II sembra bellissimo. Dico “sembra” perché so poco o nulla del gioco, poi vai a sapere. Bello anche che abbiano mostrato mezz'ora di gioco vero, oltretutto commentata in maniera intelligente, spiegando le meccaniche di base in maniera comprensibile anche per me che so una sega. Ottimo, infine, che abbiano deciso di abolire i season pass da pagare, coi DLC e i contenuti vari gratuiti per tutti. Certo, viene un attimino da pensare che sia un tentativo di fare i signori di fronte al fatto che i DLC vendono sempre meno, però, oh, magari sono io che sovrainterpreto.

1. Niente momento Pelé

Per non dimenticare.

E3 2017: Le mie cinque cose preferite della conferenza Microsoft

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Ti distrai un attimo ed è improvvisamente Los Angeles. Di nuovo. Evviva!

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