Outcast

View Original

Un lampo dal cielo, una persona scomparsa, i misteri di Lost Echo

Girovagando per l'App Store, mi capita spesso di venire attratto non dai giochi di famose software house o da titoli particolarmente in alto nelle classifiche dello store, ma da cose ben più banali come il titolo del gioco o addirittura l'icona presentata a schermo. Ho scoperto Lost Echo proprio così: ho visto l'icona, letto il titolo del gioco e già ero ben disposto. Dopo aver scartabellato le recensioni, ho deciso di investire a scatola chiusa il capitale richiesto (2,69 €) e di scoprire perché molti fossero così entusiasti di questa sconosciuta avventura. Per onestà intellettuale, confesso che Lost Echo è anche uno dei giochi che sull'App Store saltano fuori come giochi consigliati a chi naviga nella pagina di Gemini Rue (dici poco). Non stiamo parlando di un gioco recente, anzi è stato pubblicato su App Store quasi un anno fa, ma visto il periodo vacanziero potrebbe essere una valida alternativa per il nostro device mobile. Innanzitutto diciamo di cosa si tratta. Lost Echo è un'avventura punta e clicca molto classica, dove dovremo guidare il protagonista, Greg, attraverso una storia che all'inizio sembra banale e scontata, ma che poi si scopre essere molto più profonda e complessa.

Il tutto inizia con un appuntamento tra Greg e la sua fidanzata. Senza voler togliere la sorpresa a chi deciderà di provarlo, posso dire che durante l'incontro accade qualcosa di inaspettato, un lampo, una luce fortissima. Il protagonista si sveglia in ospedale senza sapere cosa sia successo e che fine abbia fatto la sua ragazza... Il problema nel parlare di Lost Echo è la facilità con cui si rischia di cadere nello spoiler, perché la storia si dipana in maniera in maniera lineare tramite le scelte che facciamo e quindi svelare un colpo di scena è facilissimo.

IMG_0110

Dal punto di vista del gameplay è tutto molto semplice: per svelare il mistero che ci viene proposto all'inizio dovremo visitare alcuni luoghi della città in cui ci troviamo. Man mano che proseguiremo, interagiremo con vari personaggi e, tramite alcuni dialoghi a scelta multipla, dovremo ora carpire informazioni, ora convincerli ad aiutarci. Per fortuna non si presenta il problema del pixel hunting perché gli sviluppatori hanno inserito un comando per vedere tutti gli hotspot disponibili (è sufficiente tenere due dita contemporaneamente sullo schermo). Questo semplifica ovviamente non poco la ricerca di oggetti o enigmi, ma senza questa accortezza il gioco (che comunque ha una difficoltà medio bassa) rischiava di incartarsi proprio su un aspetto fondamentale. Ovviamente, poi, come in ogni avventura grafica che si rispetti, avremo un inventario, consultabile con un tocco su un cubo in alto a destra, dove potremo richiamare gli oggetti e utilizzarli interagendo con l'ambiente circostante, o combinandoli tra di loro, creando così nuovi oggetti da utilizzare nell'avventura.

Ho parlato prima di pixel hunting, in realtà a sproposito, in quanto tutti gli ambienti sono in 3D e non in bitmap, ma un 3D che sembra uscito dai primi anni 2000. Grafica molto semplice, fluidissima ma semplice, forse troppo, con architetture molto scarne, cosa che gli sviluppatori hanno nascosto con un design minimale e futuristico degli ambienti. Quello che però piace  di Lost Echo, e a me ha garbato parecchio, è l'atmosfera, aiutata da una trama decisamente ispirata. Per poterle apprezzare entrambe in pieno è necessario piazzarsi un bel paio di cuffie in testa e estraniarsi dal resto del mondo, perché bisogna mettersi nello stato d'animo di farsi coinvolgere dalle vicende in cui si trova invischiato Greg e dai suoi pensieri ora dubbiosi, ora più risoluti, ora sconcertati. Se questa cosa non accade, c'è il rischio di liquidare Lost Echo dopo cinque minuti come un giochino un po' così con una grafica scialba e anonima. Ma se gli si dà un minimo di fiducia, si viene trasportati in un'avventura lunga, piacevole, con un sacco di colpi di scena e con una trama tutt'altro che scontata. Le cuffie per altro aiutano ad amplificare il senso di immersione pensato da KickBack Studios e reso perfettamente anche grazie ad una ispirata colonna sonora e agli gli ottimi effetti audio.

https://www.youtube.com/watch?v=axqzaNLQqCQ

Insomma, un buon gioco da ombrellone, che darà sicuramente molte soddisfazioni a chi deciderà di scoprire gli incredibili segreti che pian piano verranno svelati a Greg (e non mancano un paio di citazioni sfiziose per gli amanti delle avventure vecchie vecchie).

Ho giocato a Lost Echo acquistando il gioco su App Store per 2,69€. L'ho provato sia su iPad Air che su iPod 5 Gen e in entrambi i casi non c'è stato il minimo problema. Lo consiglio però su iPad, dato che alcune scritte sono un po' piccoline e su iPod/iPhone possono risultare difficili da leggere.

Voto: 7,5