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Slay the Spire succhia e succhia

Carte e sfiga, lo dico con coraggio a questo meraviglioso pubblico di nerd, hanno sempre camminato a braccetto. Slay the Spire si fa giovane e bello per piacere a un pubblico che non ha venduto la sua anima ad elfi e maghetti. Ci sono le carte, quindi, ma il deck si costruisce di partita in partita, col sudore di scelte difficili e rischiose, per poi abbandonarlo alla fine della stessa. Niente o quasi rimane dopo la morte, in Slay the Spire, niente tranne il piacere di un piccolo viaggio.

Ci sono dei nemici, in Slay the Spire, piazzati in percorsi a tappe più o meno obbligati, e vanno sconfitti con la forza delle carte nella propria mano. Poche all’inizio, deboli, pure, ma che aumenteranno dopo ogni vittoria o avventura con cui avrete il piacere di fare la conoscenza. E quando i nemici cominceranno a digrignare i denti, sarà proprio la combinazione di queste carte con le reliquie ottenute a fare la differenza. E le reliquie si possono impalare una sull’altra, così come le carte, per dare vita a combinazioni infinite.

Quello che stupisce di Slay the Spire è la facilità con la quale insegna le sue regole. Nessun tutorial ma solo una progressione docile, che ti impegna ma non stordisce di numeri e informazioni. Come un gioco semplice semplice ma che semplice semplice non lo è affatto. Dopo cinque minuti di gioco sei già il padrone imperiale della sua punteggiatura ma avrai bisogno di tempo e cadute per padroneggiare il suo manico.

Slay the Spire è un succhia succhia che mai si consuma, capace di reinventarsi completamente ad ogni partita in base alle scelte fatte o alle fortune raccolte. Come il calcio, si gioca sempre undici contro undici ma tutto cambia ogni volta che le squadre scendono in campo. Tutto a parte la Juve che non vince la Champions, ovviamente. Trovo insopportabile che mi si dica che un gioco inizi dopo i suoi titoli di coda, spesso perché non è nemmeno vero, ma mai come in questo caso nulla è davvero finito di fronte ai titoli di coda.

Ho giocato a Slay the Spyre dopo averlo acquistato su Steam. Ho terminato l’avventura principale in circa sei ore ma il viaggio è solo cominciato. Slay the Spire è disponibile solo tramite download su PC (su GOG, su Humble Bundle e su Steam), su PlayStation 4 e su Switch.