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Shoot Many Robots. Chiaro, no?

L'onestà è una virtù che manca a molti sviluppatori di videogiochi, sempre pronti a sbandierare chissà che pregi delle loro "creature" salvo poi lanciare delle fregature più o meno colossali. Ecco, questa è una critica che NON si può rivolgere ai ragazzi di Demiurge. Loro quello che ti offrono te lo sbattono in faccia, nudo e crudo. Spara a un sacco di robot. Chiaro e tondo. E non si tratta di una bugia, visto che nel gioco non farete davvero altro. Non c'è praticamente una trama, non ci sono dialoghi o scene di intermezzo o enigmi o chissà che altro. Ci sono i robot. Ci sono i vostri personaggi. E in mezzo una tonnellata di piombo, polvere da sparo e raggi laser. Che poi magari oggi ci sembra poco, per carità. Ma una volta tanti giochi erano così, semplici spunti per scatenare la nostra brama di violenza digitale. Ma non siamo qui a ricordare i bei tempi. Siamo qui per analizzare questa specie di Contra aggiornato ai giorni nostri e capire se merita i soldini richiesti per scaricarlo su Xbox 360 o PlayStation 3 (rispettivamente 800 Microsoft Point e 9,90 euro).

Il gameplay di Shoot Many Robots è estremamente semplice da descrivere: si controlla il proprio personaggio attraverso una lunga serie di scenari a scorrimento orizzontale, eliminando le minacce robotiche che ci si parano davanti. Ogni tanto c'è qualche piccola variante, come ad esempio la necessità di resistere a ondate di nemici o sfuggire a minacce meccaniche particolarmente gigantesche. Il cuore dell'azione di gioco è comunque puntare la propria arma verso robot di ogni taglia e dimensione e aprire il fuoco: ed è qui che troviamo il primo aspetto che lascia perplessi. Da qualche annetto ormai le console di Sony e Microsoft utilizzano dei joypad dotati di due stick analogici. Perché dunque impedire di prendere la mira con quello di destra? Per mirare nelle varie direzioni dovremo infatti tenere premuto uno dei tasti dorsali di sinistra del pad. Ok, fa tanto "guarda, è come Gears of War ma è in 2D!", però risulta tutto sommato più scomodo e meno immediato. Non per niente gli sviluppatori hanno ricevuto così tante richieste in proposito che hanno sviluppato una patch per implementare il secondo sistema di controllo. Patch che ancora non si vede. Tant'è, il gioco risulta comunque divertente e controllabile anche come mamma l'ha fatto, nessuna particolare tragedia. Però è bello rompere un po' le balle, no? Altri aspetti da segnalare riguardo il sistema di controllo includono la possibilità di effettuare doppi salti, colpire corpo a corpo i nemici, scivolare sul terreno per schivare attacchi e rispedire al mittente i proiettili pigliandoli a cazzotti.

Oltre a sparare, saltare, sparare, raccogliere munizioni, sparare e sparare per i livelli visiteremo di tanto in tanto anche il nostro campo base mobile - un grosso camper - in cui potremo spendere il denaro raccolto per potenziare il nostro personaggio. A nostra disposizione avremo dunque armi, oggetti speciali e anche capi di vestiario che hanno il doppio effetto di modificare l'aspetto del personaggio e assegnargli qualche abilità extra. Oltre a rappresentare una simpatica aggiunta, il negozio scatena nei giocatori un po' di sana febbre da grinding, dal momento che mettendosi alla guida del camper è possibile ripetere i livelli completati per ottenere più soldi e sbloccare anche nuovi oggetti da acquistare. Senza contare che eliminando i nemici i nostri personaggi accumuleranno punti-esperienza e saliranno di livello, potenziando le proprie abilità. Un'attività divertente ma sopratutto necessaria, dal momento che Shoot Many Robots è un osso abbastanza duro. Per quanto ci si possa essere equipaggiati a dovere, si ha sempre l'impressione di essere poco armati rispetto alla minaccia robotica e in particolare le munizioni delle armi speciali sembrano non bastare mai (specie negli gli scontri con gli immancabili boss di fine livello, spesso e volentieri davvero estenuanti). Miglior bilanciamento in tal senso non avrebbe che giovato al gioco, che così risulta troppo "severo" a scapito della distruttiva premessa iniziale.

Shoot Many Robots è un gioco abbastanza palloso da affrontare da soli. I primi livelli volano via bene, ci si diverte un po' e magari ci si dedica alla crescita del personaggio. Ma si percepisce che manca qualcosa. Ecco: questo qualcosa sono uno o più amici che giocano assieme a noi. Si, perché Shoot Many Robots permette di giocare in gruppo fino a un massimo di quattro giocatori ed è proprio in multiplayer che da il meglio di sé (inaspettato, eh?). Sì, il caos su schermo aumenta a dismisura e spesso con tutte le varie esplosioni non si capisce davvero una mazza, ma al tempo stesso la voglia di realizzare tutti assieme delle combo lunghissime (modo per ottenere, tra l'altro, oggetti rari) è un incentivo efficace, che tiene lontana la noia per la manciata di ore che vi serviranno a ripulire il mondo dai robot (diciamo cinque o sei per un rapido completamento del gioco?). I giocatori più "completizionisti" avranno comunque tanti oggetti da sbloccare, con relativo aumento della longevità. Shoot Many Robots tra l'altro si presenta abbastanza bene, con un simpatico motore grafico tridimensionale, buon sonoro e stile simpatico. Peccato per qualche sfocatura di troppo che stona col tratto fumettoso della grafica, nonché per qualche rallentamento nelle fasi concitate di gioco. Ma tanto, se giocavate a Contra, ci sarete abituati, no? Il voto per Shoot Many Robots giocato da soli è quello che vedete qui sotto.

Voto (SP): 6

 

Si, non di più perché alla fin fine risulta pallosetto. Però il multiplayer risolleva parecchio le sorti del gioco, per cui se lo giocate in 2-3-4 (offline o online) il divertimento aumenta e con esso, magicamente, anche il giudizio.

Voto (MP): 7.5

 

Ah, che bello potersela giostrare alla grande coi voti...